I CNU. Da sette mesi un ricorrente tarlo nella mia testa, a causa dei ripetuti appelli al bar, nelle scale o al posteggio da parte dell’amico Angelo, uno dei punti di riferimento della segreteria CUS Genova. “Mi raccomando, hai promesso che sarai il nostro speaker”. Bello vedere in quest’evento, oltre all’impegno dello staff del presidente Mauro Nasciuti nel trasformarlo in una grande festa per i 250 partecipanti (tutti gratificati di maglietta e pantaloncini celebrativi), le sfide accesissime sui 500 metri. Qualcosa di gradevole per l’occhio, gli arrivi al fotofinish, piuttosto che i distacchi da tappa del Mortirolo nei confronti sui 2000… Ancor più divertente la staffetta, of course… Sul livello di collaborazione Canoa-Canottaggio, a braccetto in quest’evento, certo occorre percorrere molta strada: a proposito dell’ottimizzazione dei costi, per esempio, le due Federazioni potevano identificare una giuria unica (molti sono gli arbitri che si dividono tra FICK e FICK) anziché due distinte.
Il campo di regata premia, nella classifica a punti, il CUS Genova (7 ori, 7 argenti e 2 bronzi) anche se il CUS Pavia di Toio Scrocchi, nel medagliere, spicca con i suoi 9 ori, 7 argenti e un bronzo. Cinque ori a testa per Milano e Insubria. Per la cronaca, la famiglia Garibaldi, la premiata ditta Federico/Francesco sempre con al fianco Davide Mumolo, si porta a casa ben sei titoli italiani in tutto.
Finisce in parità, invece, la sfida tra tutti i CUS a contatto con Il Pesto di Pra’ in occasione dell’apericena…