
L’internazionale di Gran Fondo, organizzata dalla Società Canottieri Esperia, è giunta quest’anno alla trentanovesima edizione. Sabato e domenica sui 5000 metri del percorso a favore di corrente Po saranno 17 i circoli stranieri in gara, oltre 100 club remieri e 3000 atleti in gara provenienti da Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e da oltre confine da Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Israele, Principato di Monaco e Svizzera.
Sabato 12 febbraio gli atleti di tutte le categorie, che si sfideranno in singolo, doppio, due senza, quattro di coppia e otto, con spazio dedicato anche ai giovanissimi Allievi B nella barca propedeutica miniskiff 7.20, e alla categoria Pararowing, impegnata in singolo, doppio canoe, GIG a 4 vogatori con timoniere e quattro con. A terra invece, nella specialità dell’indoor rowing, si cimenteranno invece gli Allievi A, in una minisfida sui 250 metri al remoergometro, e gli Special Olympics, impegnati nella D’Inverno sul Po Special Edition.
Domenica 13 febbraio invece, seconda giornata di regate in doppio per i Cadetti e quattro di coppia e otto per tutte le altre categorie. Proprio nelle regate di domenica, anche quest’anno la D’Inverno sul Po assegnerà i suoi due premi speciali, il “Trofeo Carlo Pacciani” all’equipaggio vincitore della gara dell’otto Junior femminile, ed il “Trofeo Gian Antonio Romanini”, all’equipaggio vincitore della gara dell’otto Senior maschile. Qui di seguito i programmi provvisori.
Da 39 anni, D’Inverno sul Po a Torino è sinonimo di Società Canottieri Esperia, ma non solo. Da sempre infatti, attori primari della Gran Fondo internazionale che nel 2023 festeggerà il quarantennale sono, al fianco dell’Esperia, anche gli altri circoli remieri torinesi – Armida, Caprera, Cerea, CUS Torino, Eridano – che prestano i loro spazi e le loro forze a servizio della D’Inverno sul Po. Partner importanti che garantiscono al COL della D’Inverno sul Po un gemellaggio sostenibile, utile alla manifestazione e che rispetti l’ambiente circostante, pacificamente invaso nel weekend del 12 e 13 febbraio da circa 3500 persone tra atleti e addetti ai lavori.
L’attenzione all’ambiente e la sostenibilità dell’evento sono principi cardine della D’Inverno sul Po, che chiede a tutti i suoi partner e ospiti di rispettare poche e semplici regole. In primis nelle aree dei giardini Ginzburg e Murazzi, messe a disposizione dalla municipalità di Torino, e che alla fine di ogni giornata di gara dovranno risultare ripulite di ciascun rifiuto attraverso una raccolta differenziata per la quale si richiede l’impegno a ciascuna delle società iscritte alla D’Inverno sul Po. Per agevolare il tutto, grazie alla disponibilità di Amiat – società del Gruppo Iren – all’ingresso delle aree ci saranno dei contenitori appositi, mentre i sacchetti di plastica utilizzabili dai club remieri potranno essere ritirati alle postazioni di triage. Inoltre, sarà effettuata una raccolta dei tappi di plastica in favore della casa di accoglienza La Madonnina onlus di Candiolo, che ospita i parenti dei pazienti oncologici ricoverati all’IRCC.
Come quella famosa volta che all’inverno sul Po faceva -13C e rientrando dalla gara mi sono fatto la nuotata (11 febbraio 2012)