LA PALMA DELLA DISCORDIA

 “Allenatore di 3° livello con grande esperienza professionale e con oltre 40 anni attività con la SC Bissolati. Tecnico federale del Settore Femminile, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 seguendo anche il doppio Pesi Leggeri femminile sul quale vogava Valentina Rodini, nata agonisticamente tra le fila della Bissolati e vincitrice della medaglia d’oro insieme a Federica Cesarini. Durante la sua lunga carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali la Palma d’Argento al merito tecnico da parte del CONI. Tecnico amato dai propri atleti anche per le sue spiccate doti umane, che gli permettono di essere sempre al fianco dei propri atleti”.

Condividiamo totalmente le motivazioni con cui FIC, di concerto con ANAC, scelgono di assegnare il Premio Mondini 2021 a Luigi Arrigoni. Oltre 45 anni di Canottaggio “allenato”, festeggiati con un traguardo eccezionale tagliato insieme al caposettore Stefano Fraquelli. Il primo, storico, oro del doppio Pesi Leggeri femminile con le straordinarie Federica Cesarini e Valentina Rodini

Ma allora perché non riconoscere il valore della prima medaglia d’oro olimpica nel Canottaggio femminile con la palma d’oro al merito tecnico? A Luigi così come a Stefano? Perché trasformare la palma da simbolo di pace in elemento di discordia? Perché è assurdo che si sia completamente tralasciato il Canottaggio!

Ne hanno assegnate ben 25, non solo a tecnici federali ma anche alle guide di singoli atleti! Ecco i “palmati”: Claudio Nolano (DT Taekwondo), Michele Marchesini (DT Vela), Gabriele Bruni (Vela), Antonio La Torre (Dt Atletica Leggera), Marco Tamberi (Atletica Leggera, allenatore di Gianmarco Tamberi), Paolo Camossi (Atletica Leggera, allenatore di Lamont Marcell Jacobs), Sebastian Bacchieri (Atletica Leggera, allenatore di Eseosa Fostine Desalu), Francesco Garau (Atletica Leggera, allenatore di Lorenzo Patta), Salvino Tortu (Atletica Leggera, allenatore di Filippo Tortu), Filippo Di Mulo (Atletica Leggera, allenatore della 4×100), Patrizio Parcesepe (Atletica Leggera, allenatore di Antonella Palmisano e Massimo Stano), Pierluigi Aschieri (DT Karate), Claudio Guazzaroni (Karate, allenatore di Luigi Busà), Roberto Mancini (CT Nazionale di calcio campione d’Europa), Davide Mazzanti (CT Nazionale femminile di Pallavolo), Ferdinando De Giorgi (CT Nazionale maschile di Pallavolo).

E il Canottaggio, né con Luigi né con Stefano, c’è. Loro, quest’anno, mantengono l’argentata qualifica ottenuta in passato ma sicuramente, per aver cambiato in questa Olimpiade (grazie a 4 anni di super lavoro) la storia del Canottaggio femminile, almeno quella d’oro la meritavano. Chi farà giustizia? Speriamo il nostro Consiglio Federale faccia presente questa profonda disparità di trattamento tra il nostro e gli altri sport.

Nota a margine. Non sono riuscito a trovare da nessuna parte una fotografia di Fraquelli e Arrigoni insieme a Cesarini e Rodini, accanto alle quali ho invece trovato figure dirigenziali di ogni gusto e tipo… Può essere che la lontananza dall’ambiente si traduca nella mia incapacità di riuscire a trovare le info sul sito federale, che per altro un tempo dirigevo (epic fail!), ma secondo me la ragione è un’altra e sta nel fatto che semplicemente Stefano e Luigi sono due formiche operaie (lontane dai riflettori) e non due cicale. Per questo la Palma gliela dovremmo fare avere in platino!

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1 commento su “LA PALMA DELLA DISCORDIA”

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