LA FISA IGNORA IL NOSTRO PRIMO ORO OLIMPICO FEMMINILE

Mai come quest’anno la Giunta Esecutiva della FISA avrebbe potuto render merito al valore del Canottaggio italiano, alla grande crescita agonistica di questi ultimi anni con l’oro e i due bronzi conquistati dalla Nazionale del DT Cattaneo alle Olimpiadi di Pechino.

Il riconoscimento dei grandi passi in avanti in campo femminile con il primo, grandioso, oro firmato da Federica Cesarini e Valentina Rodini. World Rowing Awards, invece, prendono una direzione diversa.

Il doppio leggero equipaggio dell’anno? Si, ma quello maschile dell’Irlanda di Fintan McCarthy e Paul O’Donovan… E tutti in piedi per l’oro del 4 di coppia femminile della Cina. Per carità, imbattute dal 2019 e capaci di firmare il record mondiale ma possibile che Valentina e Federica non meritassero nemmeno una nomination tra le finaliste dove, invece, troviamo la neozelandese Emma Twigg e il doppio della Romania?

Nessuna considerazione neppure nostri tecnici. Nessun italiano in finale dove accedono, invece, i loro colleghi australiani, canadesi, cinesi e norvegesi. Vien da chiedersi quale sia la ragione per cui anche altri risultati italiani d’eccellenza, come furono anche i titoli mondiali di 4 senza (2015), 2 senza (2017) e 4 di coppia (2018) maschile, non siano stati premiati in occasione dei World Rowing Awards.

“I nostri rapporti con la FISA sono ottimi”. Immagino già la voce di risposta, in arrivo dalla scrivania dell’ultima porta a sinistra del settimo piano di viale Tiziano 70. Bene, se i rapporti sono ottimi allora avanti con l’ottimismo che, del resto, è il profumo della vita!

VARESE CANDIDATA PER I MONDIALI ASSOLUTI 2025

Il Comitato Organizzatore dei Campionati Mondiali Under 19 e Under 23 di Canottaggio ha acceso i motori per la manifestazione che si svolgerà alla Schiranna il prossimo 21-31 luglio 2022, ricordando che il campo di Varese sarà teatro anche della seconda tappa della Coppa del Mondo nel 2023.

Il Comitato Organizzatore è lieto di annunciare anche di aver portato avanti la manifestazione d’interesse per organizzare gli Eventi Internazionali del 2024-2026 e per il Campionato del Mondo Assoluto del 2025.

Davide Galimberti, Sindaco di Varese e Presidente del Comitato Organizzatore degli eventi  del canottaggio: “Con queste ulteriori candidature Varese conferma ancora una volta la volontà di puntare sullo sport come elemento di richiamo a livello internazionale, grazie a un ruolo di primo piano del mondo del canottaggio. Una disciplina che ha già dato prova di eccellenze sportive e che trova proprio nel lago di Varese uno dei luoghi più idonei e apprezzati a livello internazionale, con una componente importante anche per il richiamo turistico di tutto il territorio. Avere tutti gli anni un evento sportivo internazionale aiuterà la ripresa del settore turistico e il posizionamento del nostro territorio”.

 “Siamo già al lavoro per l’evento Mondiale che si terrà a Varese nel prossimo mese di luglio e la manifestazione d’interesse per la candidatura all’organizzazione del Campionato del Mondo Assoluto del 2025 spiega Pierpaolo Frattini Direttore operativo del Comitato Organizzatore, ci riempie d’orgoglio. Una manifestazione che non si è mai svolta a Varese e che sarebbe la ciliegina sulla torta rispetto al lavoro fatto in questi anni e che continueremo a fare. Parallelamente a questo ci candideremo anche per organizzare eventi internazionali anche nel triennio 2024-2025-2026”.

LA PARALIMPICA SCAZZOSI LASCIA CON AMAREZZA. “RIMPROVERATA PER LA PARTECIPAZIONE ALLA CERIMONIA D’APERTURA”

La finale alle Paralimpiadi di Tokyo nel 4 con? L’ultima sua esperienza remiera. Cristina “Kikki” Scazzosi, uno degli assi della Nazionale di ParaRowing, parla a “La Stampa” del presente e del futuro.

Dalla mancata partecipazione alle Paralimpiadi di Rio al quinto posto ottenuto a fine agosto. «Ma quell’esperienza non me la sono goduta come avrei voluto – ammette -. Quasi rimpiango di non essere rimasta a casa. Non condivido il modo in cui viene gestita la nazionale, a partire dal sistema con cui si formano gli equipaggi. A Rio 2016 ero stata tagliata fuori senza una valida motivazione e in questi ultimi tempi altri atleti non hanno avuto la chance che meritavano per cercare di entrare in squadra. Ci sono stati litigi interni ed è mancata l’armonia. Addirittura sono stata rimproverata per avere partecipato alla parata iniziale, assurdo».

Uno sfogo estremamente duro nei confronti dell’area federale al quale a oggi, sull’house organ della Federazione Italiana Canottaggio, ancora nessun dirigente o allenatore ha voluto dare seguito o risposta. La vogatrice della Canottieri Lago d’Orta era stata convocata per partecipare al raduno paralimpico di Piediluco dal 10 al 16 gennaio ma, nell’intervista a La Stampa, spiega di aver rinunciato perché «ho altri programmi di vita – racconta -. Sogno di diventare mamma e come seconda opzione mi piacerebbe iniziare una nuova avventura nel triathlon».

QUASI SEICENTOMILA EURO IN PIU’ ALLA FIC DA SPORT E SALUTE

Ammonta a 5.830.980 il contributo Sport e Salute per la Federazione Italiana Canottaggio da utilizzare nel 2022. Quasi sei milioni di euro: è la somma di due parti, quella riguardante la “Preparazione Olimpica e l’Alto Livello” (2.924.995) e quella relativa a “Promozione sportiva, attività sportiva e funzionamento” (2.905.986).

Cresce il contributo Sport e Salute da 280 a 288 milioni per il mondo Coni, cresce anche per la FIC perché a dicembre lo stanziamento iniziale fu pari a 5.226.695. Quasi seicentomila euro in più rappresentano un bel riconoscimento per il Presidente Abbagnale, per il Consiglio Federale e per tutta l’area sportiva. C’è un dato interessante che si evince dalla nota di Sport e Salute ed è relativo ai criteri di distribuzione dei fondi. “Il peso della rilevanza per le Federazioni olimpiche passa dal 70% al 60%, a vantaggio della performance che passa dal 30% al 40%”.

Non abbiamo ancora a disposizione il bilancio consuntivo 2021 della FIC ma dalla seconda nota di variazione all’esercizio annuale abbiamo visto che il contributo Sport e Salute 2021 è via via cresciuto sino ad arrivare a 7.389.474 euro così ripartiti: 253.079 per l’attività sportiva, 3.576.355 per la Preparazione Olimpica e l’Alto Livello, 1.044.000 per il Club Olimpico, 1.883.502 per il funzionamento generale e 632.538 di contributo straordinario.

COPPA DEL MONDO, EUROPEI E MONDIALI: IL 2022 DELL’ITALIA

Il doppio leggero femminile di Valentina Rodini e Federica Cesarini (CANOTTAGGIO.ORG)

L’anno post olimpico, inedito perché a causa del posticipo di Tokyo 2020 precederà di una sola stagione le qualificazioni per Parigi 2024, vedrà la Nazionale impegnata in 3 appuntamenti internazionali del circuito WorldRowing

Il lavoro condotto dal DT Franco Cattaneo è, come sempre, minuzioso. Da ottobre a dicembre, il monitoraggio degli olimpici e l’attenta osservazione dei test per la verifica di nuovi possibili inserimenti nel gruppo azzurro. Non solo: attenzione anche ai nuovi tasselli per l’area tecnica dove spicca l’innesto, in sostituzione di Claudio Romagnoli, di Agostino Abbagnale quale nuova guida della Coppia.

Il 2022, stando a quanto apprendiamo dagli amici, vedrà il battesimo azzurro per il triennio olimpico a Piediluco in occasione del Memorial D’Aloja da venerdì 8 a domenica 10 aprile. Osserveremo poi gli sviluppi della prima e della seconda tappa della Coppa del Mondo a Belgrado (27-29 maggio) e Poznan (17-19 giugno). Scenderemo in acqua a Lucerna dall’8 al 10 luglio. Il Rotsee sarà l’incandescente teatro dei primi battiti d’ala della Nazionale. Non è esclusa la possibilità di vedere all’opera più equipaggi per ciascuna specialità.

Lo sguardo sarà poi proiettato su due competizioni che assegneranno i titoli e le medaglie continentali e mondiali. Gli Europei saranno ospitati dal Feldmoching di Monaco dall’11 al 14 agosto. Una Germania “multisport” perché in quel periodo, sino al 21 agosto, si terranno anche le rassegne europee di Atletica, Arrampicata, Canoa, Ciclismo, Ginnastica, Pallavolo e Triathlon. Come a Glasgow 2018 quando l’Italia vinse 2 ori, un argento e 3 bronzi.

Sembreranno un po’ inflazionati, programmati solo 5 settimane dopo gli Europei, ma anche i Mondiali Assoluti avranno naturalmente il loro grandissimo valore. Li ospiterà Racice (Repubblica Ceca) dal 18 al 25 settembre. Sarà il ritorno alle sfide iridate esattamente 3 anni dopo l’esperienza di Linz 2019 quando l’Italia staccò nove pass olimpici e uno paralimpico.

LA QUARTA CROCIATA DI PIETRO

Pietro Ruta campione europeo in doppio con Stefano Oppo a Poznan 2020 (foto Perna)

La medaglia olimpica lo sazia? No, neppure un po’. Si perché i conti con i quarti posti, quelli largamente maturati tra il 2013 e il 2016, sono ancora aperti e allora ben venga il fatto di voler continuare a remare ad alto livello, soprattutto nell’ultimo quadriennio (salvo sorprese) in cui i Pesi Leggeri saranno protagonisti nel Canottaggio olimpico.

Pietro Ruta, bronzo a Tokyo 2020 nel doppio leggero con Stefano Oppo, lancia un messaggio forte nell’intervista rilasciata alla Provincia di Como. “Fare sport non è solo allenamento , ma è una palestra di vita, che ti insegna a essere determinato, a non mollare mai nelle situazioni difficili e che ti porta ha fare esperienze bellissime. Ciò vale per tutti gli sport. Se poi volete fare canottaggio sono maggiormente contento. Ma ci si deve dedicare con tanto impegno e tanti sacrifici, Non ci sono feste, sabati e domeniche, visite a genitori o a parenti. Perché ci si deve dedicare tutti i giorni. C’è una frase (pronunciata dallo storico DT La Mura n.d.r.) che dice che nel canottaggio il successo matura con una lunga pazienza”.

E chi più di Pietro ne ha avuta? In quest’ultimo quadriennio, nel doppio Pesi Leggeri, Ruta si è tolto parecchie soddisfazioni. Tre argenti ai Mondiali, un oro, un argento e due bronzi agli Europei. E, naturalmente, il podio a 5 cerchi. Ora, a quasi 35 anni, si potrebbe cedere ai versi di Orazio. Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus («Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero»). Ma Peppo rilancia una nuova sfida. Parigi 2024. In bocca al lupo, a te e a Stefano, tuo gemello del remo!

AZZURRO PER SEMPRE: L’ULTIMO SALUTO AL CANOTTIERE NICOLO’ SIMONE

Nicolò Simone, a sx, con il compagno di 2 senza Erio Bettega

Novant’anni compiuti da poco. Uno sportivo, non solo un canottiere, perché impegnato su vari fronti dell’associazionismo come dimostra la presidenza lombarda dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia. E’ di oggi la scomparsa di Nicolò Simone

Attivo nel canottaggio a partire 1947 con l’allenatore Pietro Galli, Nicolò compone con Erio Bettega il 2 senza per la Redaelli Dervio. Tra il 1950 e il 1951 quest’equipaggio ben figura a livello nazionale e internazionale. Argento agli Europei 1950 e oro nell’otto ai Giochi del Mediterraneo in Egitto nel 1951, il vogatore lombardo è seriamente candidato alla partecipazione ai Giochi 1952 ma Helsinki diventa una chimera a causa della malattia del compagno Bettega.

“Aveva un carattere forte e determinato, forgiato proprio dalla lunga pratica sportiva ad altissimi livelli” ha commentato il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli.

LA FORZA DI ELISA

 “Il primo periodo dopo la sua scomparsa – racconta commossa Elisa – riuscivo a sentirlo vicino, avevo questa percezione. Ora con il passare del tempo è più complicato. Ma credo sia normale”. Bel servizio della Gazzetta dello Sport a firma di Davide Romani con intervista a Elisa Mondelli.

La sorella minore proverà a realizzare quel sogno a lungo inseguito da Pippo, meritato alla luce di tre stagioni stratosferiche (2017, 2018 e 2019), culminate nella conquista di un titolo mondale (Plovdiv 2018 nel 4 di coppia) e due europei (Racice 2017 nel doppio e Glasgow 2018 nel 4 di coppia).

Ventitré anni e una famiglia tutta ai remi, a cominciare dal nonno Guido che fu presidente della Canottieri Cernobbio. Argento agli Europei e Mondiali Junior 2015 a bordo dell’Ammiraglia femminile, medagliata anche ai Mondiali Coastal Rowing 2017, la vogatrice moltrasina ha difeso i colori azzurri agli Europei 2021 di Varese e anche quest’anno rinnoverà il proprio impegno in vista di un triennio di grandi sfide lungo la strada che porta a Parigi 2024.

Il carattere e la voglia di emergere non le mancano. La ricordo quel sabato pomeriggio di inizio maggio al Palasport di Cernobbio. Non ebbi il coraggio di avvicinarmi, non trovavo le parole giuste di conforto. Dentro doveva soffrire le pene dell’inferno, così giovane di fronte a una tragedia familiare così grande, ma fuori dava prova di grande forza per sostenere il peso di questo dolore insieme ai propri genitori. Elisa, non so se leggerai ma da queste colonne il massimo del supporto affinché tu possa realizzare il tuo sogno olimpico.

L’UOMO DI CAMPO DICE 70. AUGURI, ANDREA COPPOLA!

“Andrea Coppola è ancora più vecchio”. Il titolo giocoso nel festeggiare i suoi primi 70 anni doveva esser questo ma, è davvero il caso di dirlo, i polpastrelli si sono bloccati. Perché, tutto sommato, è vero che il capello imbianca e lui, anno dopo anno, dice sempre che “è l’ultimo e poi smetto” ma in realtà, a contatto con tecnici e atleti giovani, ringiovanisce anche lui. Tutto merito di spirito e carattere, di quella positività che permette di vedere sempre la luce in fondo al tunnel. Non solo a livello sportivo, ma anche personale se penso a quella complicata gara vinta nel 2010 contro un meningioma.

L’olandese Louis van Gaal fece scalpore alla fine degli anni Novanta quando alla guida del Barcellona si presentò con un computer in panchina. Da Direttore Tecnico, nel 2007 e nel 2008, Andrea Coppola non amava stare seduto alla scrivania e preferiva, invece, stare nel piazzale di Piediluco a lavorare e lavorare, oltre che assumere decisioni importanti, significava parlare. E parlare significava condividere, confrontarsi, motivare, far crescere. Una chioccia, capace di far nascere eccellenti atleti e capaci tecnici.

Tutto questo si specchia in una carriera di grandi successi. Andrea ha vinto tantissimo sia nei moltissimi anni alla guida di Posillipo prima e RYCC Savoia poi, sia con la Nazionale. La sua prima Olimpiade, precocissima, a Los Angeles 1984 come tecnico societario del 2 senza di Aiese e Romano.

Uomo di campo, quello il suo ruolo preferito e dal successo all’unanimità riconosciuto all’interno della comunità remiera italiana. Ieri punto di riferimento per il DT Giuseppe La Mura, suo tecnico al CN Stabia e sua guida per la strada del Canottaggio allenato. Oggi braccio destro del DT Franco Cattaneo per l’area olimpica maschile. Domani… chissà! Auguri Andrea!

GADDI E VITALE NUOVE RISORSE PER L’AREA TECNICA FEDERALE

La Federazione Italiana Canottaggio conferma quanto anticipato su questo blog ormai 15 giorni fa. Agostino Abbagnale diventa allenatore del Gruppo Olimpico e, anche se l’house organ non lo sottolinea, vedrete che sarà impiegato nel settore prediletto: la Coppia maschile, in qualità di nuovo responsabile al posto di Claudio Romagnoli. Altre due figure nuove, come segnale di apertura della direzione tecnica, riguardano gli aggregati Carlo Gaddi e Federico Vitale, figlio dell’indimenticato presidente Riccardo (avvocato, deus ex machina di tante belle edizioni del Silver Skiff, figura brillante scomparsa nel dicembre 2011) e direttore tecnico della Reale Società Canottieri Cerea (fucina di tanti giovani talenti9.

Gaddi, 60 anni il prossimo 5 febbraio, è allenatore della Retica e figura nell’enciclopedia Treccani. “Ha iniziato a praticare il canottaggio a 19 anni, alla Moto Guzzi, sotto la guida dell’ex olimpionico e più volte campione d’Europa Giuseppe Moioli. Ha disputato 15 Campionati del Mondo, aggiudicandosi sette titoli iridati: 5 nell’otto, uno in 2 senza e uno in 4 senza; tre argenti e un bronzo completano il suo bilancio mondiale. Ha partecipato a tre edizioni dei Giochi Olimpici: nel 1988 a Seul, nel 4 senza senior (quinto), nel 1996 ad Atlanta nel 4 senza pesi leggeri (ottavo) e nel 2000 a Sydney ancora nel 4 senza pesi leggeri (quarto)”.

Stefano Oppo (Carabinieri), Laura Meriano (Carabinieri–SC Garda Salò), Stefania Gobbi, Veronica Lisi (Carabinieri-SC Padova), Niels Torre (Carabinieri-SC Viareggio), Chiara Ondoli, Bruno Rosetti, Ludovica Serafini (CC Aniene), Gaia Colasante (CC Irno), Luca Giurgevich (CC Saturnia), Lorenzo Gaione (CUS Torino), Jacopo Frigerio, Matteo Lodo, Niccolò Pagani, Mario Paonessa, Leonardo Pietra Caprina, Matteo Sartori, Simone Venier, Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle), Alfonso Scalzone (Fiamme Gialle-RYCC Savoia), Giacomo Gentili (Fiamme Gialle-SC Bissolati), Valentina Rodini (Fiamme Gialle-SC Bissolati), Andrea Panizza (Fiamme Gialle-SC Moto Guzzi), Luca Chiumento (Fiamme Gialle-SC Padova), Alessandro Bonamoneta (Fiamme Gialle-SS Murcarolo), Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Pietro Ruta (Fiamme Oro), Veronica Bumbaca, Kiri Tontodonati (Fiamme Oro-CUS Torino), Davide Mumolo (Fiamme Oro-SC Elpis), Federica Cesarini (Fiamme Oro-SC Gavirate), Davide Comini, Matteo Della Valle (Fiamme Oro-SC Moltrasio), Stefania Buttignon (Fiamme Oro-SC Timavo), Giorgia Pelacchi (Fiamme Rosse-SC Lario), Giovanni Abagnale, Vincenzo Abbagnale, Gabriel Soares, Antonio Vicino (Marina Militare), Nunzio Di Colandrea, Salvatore Monfrecola (Marina Militare-RYCC Savoia), Cesare Gabbia (Marina Militare-SC Elpis), Davide Verità (Marina Militare-SC Monate), Andrea Carando (RCC Cerea), Volodymyr Kuflyk, Aniello Sabbatino (RYCC Savoia), Silvia Crosio (SC Amici del Fiume), Silvia Terrazzi (SC Arno), Nicolò Carucci, Giovanni Codato, Paolo Covini, Linda De Filippis, Riccardo Peretti (SC Gavirate), Nicholas Castelnovo, Ivan Galimberti, Patrick Rocek (SC Lario), Elisa Mondelli (SC Moltrasio), Pietro Cangialosi (SC Padova), Leonardo Tedoldi (SC Retica), Emanuele Gaetani Liseo (SC Telimar).