Il Mondiale azzurro si conclude oggi con il quinto posto dell’Ammiraglia. Non c’è la conferma del podio, conquistato un anno fa a Sarasota, ma comunque si può, complessivamente, registrare un nuovo risultato positivo con il consolidamento tra le principali forze internazionali anche in questa specialità. La nostra barca (Mario Paonessa, Paolo Perino-Fiamme Gialle, Luca Parlato-Marina Militare, Emanuele Liuzzi-Fiamme Oro, Simone Venier-Fiamme Gialle, Giovanni Abagnale-Marina Militare, Davide Mumolo-Fiamme Oro/SC Elpis, Leonardo Pietra Caprina-Fiamme Gialle/CC Aniene, Enrico D’Aniello-Fiamme Oro/RYCC Savoia-timoniere) paga mille metri troppo timidi per poter partecipare alla spartizione delle medaglie. Una volta sancita la fuga della Germania verso un nuovo titolo mondiale, la finale vede scannarsi australiani, britannici e statunitensi per argento e bronzo: questo l’ordine d’arrivo con tre barche in due decimi.
Bravissimi i tedeschi a interpretare nella maniera migliore questa gara, onore all’Australia che, dopo il titolo mondiale del 4 senza, evidenzia agli occhi degli osservatori internazionali anche un’eccellente Ammiraglia. C’è la crescita della Gran Bretagna, oggi bronzo, dopo un Europeo incolore. Chiaramente la prestazione dell’Italia in questo Mondiale, nell’otto, è anche un po’ figlia della volontà di puntare fortemente sul rinforzo del 4 senza ma ciò che si può contare, anzi pesare, è che, a un anno dalla qualificazione olimpica, la strada è quella giusta.
Quinto posto anche per Anila Hoxha (CUS Torino) nel singolo PR1 al termine di una finale dominata dalla norvegese Birgit Skarstein.