Lorenzo Bertini si dimette dal Consiglio Federale

bertini_lorenzoDimissioni che fanno molto rumore. Sono quelle presentate, tramite una lettera inviata nella tarda serata di ieri, da uno dei due Consiglieri quota Atleti della Federazione Italiana Canottaggio. E’ Lorenzo Bertini a dire basta ed a spiegare, in maniera chiara, rivolgendosi direttamente al Presidente Abbagnale, le ragioni di forte dissenso nei confronti “delle scelte strategiche adottate” non condividendo in primo luogo “ le modalità di gestione della FIC”. Il campione toscano, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004 nel 4 senza Pesi Leggeri, va poi oltre ed evidenzia, con amarezza, il tradimento di uno dei punti fondamentali del programma da lui fortemente appoggiato e promosso nella campagna elettorale 2012. “Devo prender amaramente atto del fallimento di uno degli obiettivi più volte, da Te, illustrato in campagna elettorale e inserito tra i punti cardine del programma del quadriennio 2013-2016. Un maggiore sostegno, soprattutto economico, agli Atleti”. Un forte segnale di rottura arriva, quindi, dalla componente Atleti di questo Consiglio Federale, da un rappresentante di coloro che più di Dirigenti e Tecnici vollero il cambiamento con l’elezione di Giuseppe Abbagnale. Un’azione coraggiosa destinata ad aprire un’importante riflessione.

Ecco il testo integrale della lettera di dimissioni di Lorenzo Bertini dal Consiglio Federale.

Egregio Presidente,

Con questa lettera, Ti comunico che rassegno le mie dimissioni da Consigliere Federale in quota Atleti. Nel 2012, nell’appoggiare apertamente la tua candidatura, credevo fortemente potesse essere questa la Federazione del cambiamento e, invece, mi trovo oggi in completo disaccordo sulle scelte strategiche adottate. In primo luogo, non condivido le modalità di gestione della FIC. Pensavo che l’eterogeneità della nostra Squadra fosse un punto di forza ed ora devo, diversamente, constatare che si tratta della nostra più grande debolezza. Non esiste concertazione, non c’è condivisione degli obiettivi e della strada da intraprendere. Pochi incontri, poche occasioni di confronto. In più, documentazione per le riunioni presentata sempre in forte ritardo e tempo pari quasi a zero per analizzarla accuratamente ed arrivare alle riunioni preparati per portare il proprio punto di vista o contributo. La Tua decisione, a fine 2012, di non assegnare deleghe a noi consiglieri ma esclusivamente linee di indirizzo rafforza sicuramente la centralità della Tua figura ma, allo stesso tempo, priva le Società dell’opportunità di avere un chiaro punto di riferimento, addetto allo sviluppo programmatico di un singolo settore. 
Come Consigliere quota Atleti, devo prender amaramente atto del fallimento di uno degli obiettivi più volte, da Te, illustrato in campagna elettorale e inserito tra i punti cardine del programma del quadriennio 2013-2016. Un maggiore sostegno, soprattutto economico, agli Atleti, con premi nettamente superiori alla gestione precedente.  All’impegno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, cresciuto tantissimo alla luce del maggior numero giorni di raduni messi a calendario, non corrisponde un adeguato riconoscimento in termini di Premi. Anzi, nel primo anno sono stati quasi dimezzati. Ho provato a farti capire che così non si poteva andare avanti, Ti ho più volte manifestato l’insoddisfazione di molti componenti delle nostre squadre nazionali ma i miei appelli sono regolarmente caduti nel vuoto. 
Credo ancora molto nelle potenzialità della nostra area tecnica, ho provato personalmente durante le Olimpiadi di Atene 2004 cosa significhi allenarsi molto e poi gioire per un traguardo importante, ma devo purtroppo evidenziare un altro fondamentale aspetto negativo. Speravo che per tale sistema potesse esser ripresentato con un rinnovamento, almeno parziale, dei Tecnici coinvolti ed invece c’è stato il coinvolgimento praticamente degli stessi di 10 anni fa, con difetti che continuano a riproporsi. 
Mi dimetto, dopo essermi preso un periodo di riflessione, anche perché, al di là di tante belle parole di circostanza, sono soltanto i fatti a contare. Di fatti, con questo modo di gestire la Federazione che  non condivido, ce ne sono stati ben pochi ed anche nell’ultima riunione di Consiglio Federale a cui ho partecipato, ho capito che il Tuo atteggiamento non sarebbe cambiato.    
Chiudo questa lettera ringraziando, oltre agli amici Rossano e Sara, anche Marcello, Dario e Andrea  per quanto stanno facendo ed hanno fatto e faccio un “…in bocca al lupo… ” agli Atleti per i prossimi importantissimi impegni.

LORENZO BERTINI

6 pensieri riguardo “Lorenzo Bertini si dimette dal Consiglio Federale”

  1. Cosa dire??
    Ricordo la risposta di Bertini alla lettera Gandola ,il 16 novembre 2012!
    I commenti di Roby La Mura e altri!!
    Corsi e Ricorsi Storici i!!!

  2. Chi è cagion del suo mal pianga se stesso 😦 E comunque non si abbandona la nave solo perchè comincia ad esserci mare brutto.

  3. Secondo me il vero problema è quello che Si continua a non considera centrale il ruolo delle Società nella gestione della Federazione.
    Le Società contano qualcosa solo qualche mese prima delle elezioni, ma il 70% che esprimiamo senza alcun momento di confronto nel quadriennio viene vanificato o soverchiato dall’opinione degli atleti ed allenatori.
    Livio

  4. Con tutto il rispetto per l’impegno ed i risultati agonistici di questo forte e determinato Atleta non posso che disapprovare la sua scelta. Dare le dimissioni è come mollare ai mille in una regata solo perché si pensa di non riuscire a vincere e dirigersi direttamente al pontile senza tagliare il traguardo. Non credo che Lorenzo abbia fatto questa scelta seguendo un ragionamento logico quale invece sarebbe stato il restare in consiglio con gli amici consiglieri sopra nominati; piuttosto penso che dimettendosi abbia seguito la pancia. Assieme a loro avrebbe potuto realmente incidere sulla politica federale mettendo all’ordine del giorno i necessari correttivi ed approvandoli a maggioranza di 6 contro 5. Perché non lo ha fatto? Possibile che siano tutti così rassegnati da non avere un briciolo di forza per reagire e dare una sterzata? La fiducia tecnica è necessaria per ottenere i risultati sportivi di alto livello. Una federazione come questa che non ha più la fiducia dei suoi stessi dirigenti a quali risultati porterà? E non mi riferisco solo a quelli sportivi! Il primo dei non eletti se non sbaglio è un atleta in attività. Posso già immaginarmi quali saranno i suoi obiettivi e con quale forza ed indipendenza riuscirà a portarli avanti. Alla fine Lorenzo ha fatto un favore al Presidente e lo ha fatto anche a eventuali probabili dissidenti fornendo loro un alibi per coltivare i sogni di gloria.

  5. … comunque le alternative sono quattro: 1. Bertini ha sbagliato indirizzo e per distrazione ha spedito la lettera di dimissioni solo a Canottaggiomania; 2. L’ufficio stampa della FIC si è preso un periodo di ferie nel golfo di Mondello; 3. Sono talmente rilevanti i Consiglieri federali per l’ufficio stampa federale e/o per il Presidente, che non meritano alcuna menzione, soprattutto quando si dimettono; 4. mi sfugge qualcosa.
    Una di queste sicuramente è la motivazione per cui il sito web della FIC non ha fatto alcun cenno delle dimissioni di Lorenzo Bertini.

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