“Il nostro obiettivo è vincere quattro medaglie alle Olimpiadi”. 2014. Che sparata per una Federazione che ogni anno gestisce, in dollari, l’equivalente di 4 milioni e mezzo di euro. Dalla Lituania al Canada, dalla cenerentola diventata principessa alla regina caduta in disgrazia. Si, perché l’Olimpiade canadese, in rapporto alle sopra citate aspettative, è stata un disastro. Ben lontana da una Londra dolce-amara dove, pur non vincendo ori, ben 18 tra atleti ed atlete (le due Ammiraglie) sorridevano per la conquista dell’argento. Occorre ringraziare le leggere vogatrici del doppio, Lindsay Jennerich e Patricia Obee (seconde dietro l’Olanda), per aver evitato la vergogna dell’assenza dal medagliere di Rio de Janeiro. Al pubblico ludibrio, invece, i due head coach: Martin McElroy e John Keogh, cacciati dalla Federazione.
Dave Thompson, Terry Paul, Michelle Darvill e John Wetzstein. Ecco i nuovi tecnici per il quadriennio 2017-2020. Thompson, neozelandese, è reduce dalla buona esperienza con il 2 senza femminile medagliato in tutto il quadriennio. Paul, timoniere dell’otto campione olimpico a Barcellona 1992, aveva preparato, a Pechino 2008, l’argentato 2 senza. Darvill assumerà maggiori responsabilità dopo aver guidato il settore Under 23, Wetzstein guiderà il Para-Rowing.
Al contrario dell’Italia, la Federazione canadese deve, invece, ancora sciogliere il nodo riguardante la figura del Direttore Tecnico. Il Comitato Olimpico canadese tiene in grande considerazione il Canottaggio: con le sue 41 medaglie olimpiche, è infatti la terza disciplina più prestigiosa dietro l’Atletica (60) e il Nuoto (49)