
La Pallacanestro è lo sport nazionale ed infatti è nota a tutti la grande forza di una squadra capace di vincere il bronzo a Barcellona 1992, Atlanta 1996 e Sidney 2000. Nell’Atletica spicca la generazione di discoboli: Romas Ubartas si impone a Barcellona 1992, Virgilijus Alekna sia a Sidney 2000 che ad Atene 2004. E il Ciclismo? Rasa Polikevičiūtė, Edita Pučinskaitė, Diana Žiliūtė sono campionesse mondiali. Il Nuoto, infine, per arrivare quasi ai giorni nostri… Rūta Meilutytė incanta Londra 2012 vincendo, a soli 15 anni, nella specialità dei 100 rana.
Un argento e tre bronzi a Rio de Janeiro. E’ il bottino della Lituania all’ultima Olimpiade: per il 50%, a contribuire è il Canottaggio con il secondo posto, dietro ai croati Sinkovic, del doppio maschile di Griskonis e Ritter ed il terzo, dietro Polonia e Gran Bretagna del doppio femminile di Vistartaite e Valciukaite.
La serata degli oscar dello sport della Lituania incorona, oltre agli atleti elencati, anche Gianni Postiglione. E’, secondo la giuria degli esperti, il miglior allenatore del 2016. Sei barche qualificate per il Brasile, cinque per le Olimpiadi e una per le Paralimpiadi.
Postiglione, confermato dalla Lituania e pure dalla Grecia per il quadriennio 2017-2020, assumerà, salvo sorprese, presto un nuovo e importante incarico internazionale. Dando un’occhiata al sito federale lituano, si scopre che quella lituana è una Federazione comprendente circa 30 club remieri e quasi 1000 praticanti. Il budget annuale è 100.000 euro annui ma va precisato che l’attività olimpica è direttamente sostenuta dal Comitato Olimpico.
Centomila euro per far funzionare un apparato federale. Alla FIC, per intenderci, quel budget basterebbe appena per pagare tre o quattro (a seconda del livello) degli oltre venti impiegati di stanza tra Viale Tiziano e Piediluco.
forse, caro Marco, molti in Italia dovrebbero farsi un esame di coscienza, sul perchè anche in questa tornata elettorale si è scelto di continuare a dare il “bastone del comando” a chi questa eccellenza del canottaggio italiano, la vuole il più lontano possibile dall’Italia. La Lituania, è una nazione con poco più di 2 milioni e 800 mila persone di popolazione, e ritengo anche con un budget finanziario di molto inferiore al nostro e si può permettere Gianni Postiglione come consulente; la sola nostra Lombardia conta oltre 10 milioni di abitanti, giusto per capirsi sulle proporzioni.
In Italia ormai c’è una continuità assoluta di oltre un ventennio, che certamente cercherà di superare il trentennio, interrotto solo dai 4 anni dalla presidenza Gandola, un unico filo conduttore, un unica linea dogmatica che ha guidato quasi 30 anni di canottaggio italiano, con una pervicace presunzione di superiorità arrogante.
Sarebbe da chiedersi il vero motivo di una tale avversità e ostilità nei confronti sia di nuovi percorsi ma anche nello specifico nei confronti di Gianni Postiglione da parte dell’attuale Presidente Abbagnale e del suo entourage, Abbagnale il quale lo ha nuovamente denigrato, in sede assembleare allorquando, assieme alle garbate offese nei miei confronti, ipotizzava a chissà quali compensi sarebbero stati necessari per avere Postiglione a fianco alla nostra nazionale. Con tutto rispetto ma la piccola Grecia e la piccola Lituania possono permettersi la consulenza di Gianni Postiglione.
Per noi invece è giunto il tempo dei cloni.
Un augurio di un buon 2017 a tutti e soprattutto al canottaggio italiano.
Giovanni Miccoli