Il quattro senza. Il marchio di fabbrica per l’Australia. I primi due successi. Lake Barrington 1990 e Vienna 1991, con allenatore Noel Donaldson. In Tazmania, c’è James Tonkins, già leader e capovoga, insieme a Nick Green, Mike McKay a Sam Patten. In Austria, già si cambia: giù Patten, su Andrew Cooper. Questa formazione vince le Olimpiadi di Barcellona 1992. Il mito degli Oarsome Foursome ha inizio quando in finale, a Banyoles, stracciano Stati Uniti (1”64) e Slovenia (3”24). Questo successo, oltre alla popolarità, vale agli australiani il ruolo di testimonial di una nota marca di conserve di frutta. Continua a leggere Come smantellare un quattro senza ed essere felici
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Navicelli: emozioni, sorpassi e… manifestanti!
Canale dei Navicelli atto quarto. Musica di Fondo per una domenica gennarina, con l’organizzazione toscana messa a dura prova dalla presenza di ottocento partecipanti impegnati nell’arco delle ventotto gare del programma. Così, nel Canale tanto caro a Mahe Drysdale ed Iztok Cop, va in scena una giornata di esperimenti. Si, perché è tempo di vedere quali formazioni, intersocietarie soprattutto, possono esser protagoniste sulla distanza olimpica. Continua a leggere Navicelli: emozioni, sorpassi e… manifestanti!
Dal quattro all’otto
Una settimana di relax azzurro, altri temi da affrontare prima di tornare a Chungju. Siamo in debito in tema di numeri, nel senso che non abbiamo completato le Pagelle (clicca per la prima parte). La settimana scorsa ci siamo concentrati sulle barche medagliate, adesso vediamo in rassegna le altre quindici. Continua a leggere Dal quattro all’otto
Dalla quantità alla (grande) qualità

Italia prima nel medagliere complessivo del Mondiale, quello comprendente specialità olimpiche, paralimpiche e non olimpiche. Otto medaglie per i 24 equipaggi (80 atleti) presentati dalla nostra Federazione a Chungju. Otto, come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania. In una dichiarazione da poco rilasciata a Canottaggio.org, Giuseppe Abbagnale si è così espresso. “Questa è una posizione di prestigio che ci fa comprendere come il lavoro impostato, insieme a tutto il mio consiglio ed alla direzione tecnica, stia già portando i suoi frutti”. Parafrasando l’ex difensore pugliese Luigi Garzya, possiamo dire di essere perfettamente d’accordo a metà con il Presidente. Continua a leggere Dalla quantità alla (grande) qualità
Amar-Italia: doppio PL e quattro senza ai piedi del podio
Kiss and cry, Italia. Non solo gioia per lo storico successo del doppio leggero femminile, ma purtroppo anche tanta amarezza per le medaglie sfumate. Sgombriamo subito il campo da ogni dubbio. I quarti posti, nel doppio PL di Andrea Micheletti e Pietro Ruta e nel quattro senza maschile (Matteo Lodo, Paolo Perino, Mario Paonessa, Giuseppe Vicino), sono buoni risultati. Due equipaggi di prospettiva, con a bordo sei atleti molto giovani. Ruta, il più anziano, ha 26 anni. Tutti, a parte Perino (sesto nel 4 di coppia a Bled 2011) e Paonessa (sesto nel 4 senza a Lake Karapiro 2010), alla prima finale in una specialità olimpica. Nel momento cruciale di ogni sfida, il discorso vale in parte anche per il quattro di coppia femminile, è mancato l’acuto e quell’azione propositiva che ha permesso, invece, ai nostri avversari di fare la differenza. Continua a leggere Amar-Italia: doppio PL e quattro senza ai piedi del podio
Poker d’assi, l’Italia continua a (ben) giocare a Chungju

Non dire quattro se non l’hai nel sacco, ma, l’Italia, dopo Lucerna, conferma ancora una volta di avere almeno (il quinto lo vedremo domani…) quattro assi. Così, dopo essersi seduta al tavolo delle semifinali, quest’oggi la nostra Nazionale ha calato il suo poker. Vittoria del doppio leggero femminile (Laura Milani, Betta Sancassani) e del quattro senza maschile (Matteo Lodo, Paolo Perino, Mario Paonessa, Giuseppe Vicino), secondi posti del doppio leggero maschile (Andrea Micheletti, Pietro Ruta) e del due senza maschile (Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo). Niente finale, invece, per il quattro di coppia maschile (Gabriele Cagna, Simone Venier, Domenico Montrone, Luca Rambaldi), per il due senza femminile (Beatrice Arcangiolini, Gaia Marzari) ed il singolista leggero Josè Casiraghi. Continua a leggere Poker d’assi, l’Italia continua a (ben) giocare a Chungju
Chungju: prime conferme per doppi PL e punta maschile

Quattro barche subito protagoniste in questa prima giornata dei Mondiali di Chungju. I due doppi Pesi Leggeri ed il due senza maschile vincono in maniera convincente la loro batteria, dando dimostrazione di aver lavorato molto bene in raduno e di esser ulteriormente cresciuti rispetto alla prova di Coppa del Mondo a Lucerna. In semifinale anche il quattro senza maschile, secondo dopo un bel testa a testa con l’Olanda. Rimandati, invece, i due quattro di coppia ed il due senza femminile. Casiraghi accede ai quarti di finale nel singolo Pesi Leggeri, primo stop per Denise Zacco.
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E’ tutto vero, ma è un’Italia da sogno a Trakai!
Due ori e due argenti, due medaglie per colore dopo le prime quattro finali azzurre ai Mondiali Junior di Trakai. Manca ancora il terzo tipo, quello meno nobile ma comunque importante, per realizzare la previsione di CanottaggioMania. Ci sono ancora quattro carte da giocarci domani con i due otto, il quattro di coppia maschile ed il doppio femminile. Forse si può fare anche meglio di quanto preventivato ma stop. Non corriamo avanti con la mente, fermiamoci e riassaporiamo le odierne emozioni. I sensazionali successi di quattro con maschile e quattro di coppia femminile, la lirica impresa del quattro senza femminile e la conferma ad altissimi livelli del quattro senza maschile. Continua a leggere E’ tutto vero, ma è un’Italia da sogno a Trakai!
E’ finale per cinque barche (per ora) a Trakai

Ai Mondiali Junior di Trakai, dopo la terza giornata, l’Italia perde i suoi primi tre pezzi (entrambi i due senza ed il singolo maschile) ma, parallelamente, porta a cinque il numero delle finalisti grazie al buon recupero dell’otto femminile ed al superamento del turno di semifinale messo a segno dal quattro senza maschile e dal quattro di coppia femminile. In semifinale anche Bianca Pelloni ed il doppio maschile. Continua a leggere E’ finale per cinque barche (per ora) a Trakai
Linea verde 4 senza: Mario Paonessa

Ha un grande pregio che a volte si trasforma in un difetto, per sua stessa ammissione. E’ un ragazzo molto sincero. Un ventiduenne profondamente innamorato del mare e delle attività a esso connesse. Il canottaggio, of course, ma anche la pesca. Continua a leggere Linea verde 4 senza: Mario Paonessa
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