Voci dall’acqua è il disco cantato dai ragazzi della nazionale italiana canottaggio, ma anche da allenatori e altri protagonisti del nostro sport. Il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per finanziare la ricerca contro il cancro.
Per acquistare scrivi a vocidallacqua@gmail.com e prenota il tuo CD o chiavetta oppure scrivi al 333.8352048. Per donare puoi versare con un bonifico al seguente IBAN: IT41B0833841571014014000092 intestato a ANAC (Associazione Nazionale Allenatori di Canottaggio). Causale: donazione volontaria.
Manda uno screenshot dell’avvenuto pagamento ed invia i tuoi dati. Prezzo minimo della donazione: euro 20. I ragazzi hanno messo cuore e impegno per questo progetto, dai anche tu il tuo contributo. Grazie di cuore.
Alla realizzazione del progetto hanno partecipato: Martinoli, Filippi, Salani, Indoor Rowing, Di-Bi, Roncari Trasporti. Un ruolo decisivo lo ha avuto anche l’ANAC: l’associazione ha partecipato alla nascita di Voci dall’acqua e si sta occupando della raccolta dei fondi che, al termine della vendita, saranno devoluti al Rizzoli di Bologna, tramite la Onlus Beat it, fondata dall’ex azzurro Mario Palmisano. (fonte ANAC)
Giovanni Santaniello ai tempi del College nei primi anni Duemila
Significativi cambiamenti nell’area tecnica della Federazione Italiana Canottaggio. Un “risiko” avviato dall’uscita di scena di Claudio e Giancarlo Romagnoli, rispettivamente caposettore e collaborazione del settore olimpico della Coppia maschile. Un ruolo chiave, prossimamente assunto da Agostino Abbagnale, probabilmente con il sostegno di Vittorio Altobelli. Una scelta che, se confermata, aprirà anche un parziale rimescolamento della Punta.
Abbagnale, gradualmente, dovrebbe lasciare la responsabilità del College Remiero Giovanile di Piediluco. A chi? A Giovanni Santaniello, dice la vox populi. Il tecnico napoletano manterrà il settore del pararowing. Le due attività sarebbero, infatti, ritenute compatibili.
In questo caso, si tratterebbe di un ritorno. Dal 1993 al 1996 Santaniello è stato vice responsabile del College Nazionale di Piediluco prima di assumerne la guida e portare avanti, sino al 2004, la crescita di giovani atleti di alto livello per la Nazionale junior.
Josy Verdonkschot è pronto per una nuova sfida. A 65 anni suonati, il tecnico olandese lascia il proprio paese per approdare negli Stati Uniti e andare a ricoprire la carica di responsabile dell’alta performance dopo la peggiore Olimpiade della storia a stelle strisce.
Qualità di eccellenza e lungimiranza, capacità manageriali, attenzione alla cura degli atleti, profonda conoscenza della tecnologia. Queste alcune delle principali ragioni della scelta, illustrate dalla CEO di UsRowing Amanda Kraus dopo una lunga ricerca. C’è da ricostruire il Canottaggio di vertice statunitense dalle fondamenta.
Dal 2014 al 2021, con la Federazione olandese, due ori e un totale di sette medaglie olimpiche. Josy non vede l’ora di iniziare la nuova avventura. Non possiamo che augurargli un’esperienza internazionale più felice di quella registrata in Italia tra il 2009 e il 2012 dove, pur riuscendo ad allargare la base del settore femminile di vertice, non riuscì ad andare oltre la qualificazione olimpico del 2 senza Bertolasi-Wurzel, poi ultimo a Londra 2012.
Il Cda di Sport e Salute ha approvato l’assegnazione dei contributi pubblici 2022 agli Organismi Sportivi. In totale verranno distribuiti 288 milioni di euro allo sport italiano con un incremento di 8 milioni rispetto alla previsione di legge.
E’ una bella notizia. E’ anche importante evidenziare che “la Sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali si avvarrà della società Sport e Salute per destinare ulteriori 80 milioni agli Organismi Sportivi, attraverso progettualità volte alla promozione dello sport e all’allargamento della base dei praticanti”.
Quel che probabilmente non farà piacere alla dirigenza della Federazione Italiana Canottaggio, anche se ancora non ci sono stati interventi in merito, è il cambiamento del criterio di assegnazione dei contributi.
Storicamente i fondi venivano attribuiti con un sistema che prevedeva che i risultati sportivi conseguiti nell’anno pesassero per l’80% del totale, col restante 20% dipendente dalla popolarità della disciplina, misurata anche tramite numero di tesserati e di società.
Dal 2022, invece, aumenta al 30% l’incidenza della pratica sportiva, mentre il “peso” dei risultati sportivi passa al 60%, ed il rimanente 10% è il valore dato all’efficientamento delle risorse.
Il portale Olimpia Azzurra sottolinea che “da questo scenario, sono ben 13 le federazioni sportive che ne usciranno con l’aumento-tetto del 15,2% rispetto alle entrate dello scorso anno (atletica, pallavolo, tennis, ciclismo, vela, ghiaccio, taekwondo, ginnastica, arco, danza sportiva, armi sportive, pesca sportiva). In termini assoluti, la Federazione Italiana Pallavolo sarà quella che avrà il maggior aumento nei contributi, con una crescita di quasi 1,8 milioni di euro, seguita dall’atletica (1,679 milioni) e dal ciclismo (769mila)”.
La Federazione Italiana Canottaggio, anche a Tokyo 2020, conferma di esser tra le realtà più virtuose a livello di risultati olimpici. Preoccupa, semmai, la questione popolarità come dimostra anche l’allarme più volte lanciato dalle campionesse olimpiche Federica Cesarini e Valentina Rodini. In questo triennio, servirà lavorare molto anche sul fronte promozionale.
“Allenatore di 3° livello con grande esperienza professionale e con oltre 40 anni attività con la SC Bissolati. Tecnico federale del Settore Femminile, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 seguendo anche il doppio Pesi Leggeri femminile sul quale vogava Valentina Rodini, nata agonisticamente tra le fila della Bissolati e vincitrice della medaglia d’oro insieme a Federica Cesarini. Durante la sua lunga carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali la Palma d’Argento al merito tecnico da parte del CONI. Tecnico amato dai propri atleti anche per le sue spiccate doti umane, che gli permettono di essere sempre al fianco dei propri atleti”.
Condividiamo totalmente le motivazioni con cui FIC, di concerto con ANAC, scelgono di assegnare il Premio Mondini 2021 a Luigi Arrigoni. Oltre 45 anni di Canottaggio “allenato”, festeggiati con un traguardo eccezionale tagliato insieme al caposettore Stefano Fraquelli. Il primo, storico, oro del doppio Pesi Leggeri femminile con le straordinarie Federica Cesarini e Valentina Rodini
Ma allora perché non riconoscere il valore della prima medaglia d’oro olimpica nel Canottaggio femminile con la palma d’oro al merito tecnico? A Luigi così come a Stefano? Perché trasformare la palma da simbolo di pace in elemento di discordia? Perché è assurdo che si sia completamente tralasciato il Canottaggio!
Ne hanno assegnate ben 25, non solo a tecnici federali ma anche alle guide di singoli atleti! Ecco i “palmati”: Claudio Nolano (DT Taekwondo), Michele Marchesini (DT Vela), Gabriele Bruni (Vela), Antonio La Torre (Dt Atletica Leggera), Marco Tamberi (Atletica Leggera, allenatore di Gianmarco Tamberi), Paolo Camossi (Atletica Leggera, allenatore di Lamont Marcell Jacobs), Sebastian Bacchieri (Atletica Leggera, allenatore di Eseosa Fostine Desalu), Francesco Garau (Atletica Leggera, allenatore di Lorenzo Patta), Salvino Tortu (Atletica Leggera, allenatore di Filippo Tortu), Filippo Di Mulo (Atletica Leggera, allenatore della 4×100), Patrizio Parcesepe (Atletica Leggera, allenatore di Antonella Palmisano e Massimo Stano), Pierluigi Aschieri (DT Karate), Claudio Guazzaroni (Karate, allenatore di Luigi Busà), Roberto Mancini (CT Nazionale di calcio campione d’Europa), Davide Mazzanti (CT Nazionale femminile di Pallavolo), Ferdinando De Giorgi (CT Nazionale maschile di Pallavolo).
E il Canottaggio, né con Luigi né con Stefano, c’è. Loro, quest’anno, mantengono l’argentata qualifica ottenuta in passato ma sicuramente, per aver cambiato in questa Olimpiade (grazie a 4 anni di super lavoro) la storia del Canottaggio femminile, almeno quella d’oro la meritavano. Chi farà giustizia? Speriamo il nostro Consiglio Federale faccia presente questa profonda disparità di trattamento tra il nostro e gli altri sport.
Nota a margine. Non sono riuscito a trovare da nessuna parte una fotografia di Fraquelli e Arrigoni insieme a Cesarini e Rodini, accanto alle quali ho invece trovato figure dirigenziali di ogni gusto e tipo… Può essere che la lontananza dall’ambiente si traduca nella mia incapacità di riuscire a trovare le info sul sito federale, che per altro un tempo dirigevo (epic fail!), ma secondo me la ragione è un’altra e sta nel fatto che semplicemente Stefano e Luigi sono due formiche operaie (lontane dai riflettori) e non due cicale. Per questo la Palma gliela dovremmo fare avere in platino!
Fa piacere tornare a scrivere qualcosa su questo blog a distanza di qualche mese per parlare di una figura di grande valore. La FIC ancora non lo ha ufficialmente comunicato ma salvo sorprese, sarà lui il successore di Claudio Romagnoli. Parlo del tre volte campione olimpico Agostino Abbagnale, negli ultimi 10 anni salda guida del College Remiero Giovanile. Una persona molto ben voluta dagli Atleti, soprattutto quei giovani che hanno iniziato il loro percorso agonistico proprio sotto la sua ala a Piediluco. Un grande lavoratore di solidi principi, abituato a esprimersi più con i fatti che con le parole come dimostrano anche i tre allori olimpici: Seoul 1988, Atlanta 1996 e Sidney 2000.
Seguirà un settore in buona salute. La Coppia maschile, fortemente rivitalizzata da Claudio Romagnoli nell’ultimo quadriennio con la medaglia del doppio Pesi Leggeri Ruta-Oppo (sempre sul podio a Europei e Mondiali) alle Olimpiadi di Tokyo e gli exploit del giovane 4 di coppia: campione mondiale 2018 e bronzo iridato 2019 prima della sfortunata finale giapponese. A Claudio, ora responsabile tecnico della Canottieri Varese, andrà sicuramente il ringraziamento della Federazione per aver coperto vari ruoli sempre con grande applicazione e sempre con il comune obiettivo di far crescere giovani talenti: dagli Junior (sino al 2012) alle Donne (sino al 2016) per arrivare alla Coppia in quest’ultimo quadriennio. Gli ultimi 8 anni condivisi con il fratello Giancarlo, anch’egli ai saluti dopo tante soddisfazioni. Ad Agostino in bocca al lupo personale e della comunità remiera.
Perchè il CANOTTAGGIO è una passione, un'emozione, un orgoglio, un brivido. Per tutti noi: una MANIA
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