
Federica Pellegrini per il Nuoto e Valentina Vezzali per la Scherma. Due nomi di valore eccezionale per lo Sport in Italia. Un oro e un argento in cinque Olimpiadi per la Divina, sei volte campionessa mondiale. Sei titoli olimpici e sedici iridati nel fioretto per la più grande sportiva medagliata di sempre.
Ecco, anche noi abbiamo Federica e Valentina. Cesarini e Rodini, due campionesse entrate alle 3:17 di questa mattina nella storia del Canottaggio e dello Sport italiano. La vittoria ai Giochi Olimpici di Tokyo nel doppio Pesi Leggeri, con quei 150/200 metri finali “spaccacuore” (e soprattutto spaccaOlanda, spaccaFrancia e spaccaGBR) rimarranno nella nostra mente per molti anni ancora.
Il 29 luglio 2021, 45 anni dopo la prima edizione delle Olimpiadi aperte alle Donne, inizia una nuova storia per il Canottaggio di casa nostra grazie alle basi gettate 5 anni fa con una rinnovata attenzione da parte della nostra Federazione, dal presidente Abbagnale al vice Crispi passando per la direzione tecnica di Franco Cattaneo, nei confronti del Canottaggio femminile. Da non dimenticare, certamente, la possibilità di una sponsorizzazione dedicata alle loro esigenze: la COOP, arrivata grazie alla regia dell’ex consigliere nazionale Crozzoli.
Stefano Fraquelli, da oggi anche ufficialmente più bello del suo sosia Nicolas Cage, e Gigi Arrigoni, con la sua rassicurante barba bianca, sono i due perfetti angeli custodi delle nostre Donne. Ci sono le punte di diamante, Valentina e Federica, che vincono l’oro ma anche altri tre equipaggi: dallo splendido 4 di coppia quarto classificato al doppio e al 2 senza che lottano sino all’ultimo centimetro per la miglior posizione possibile. C’è un movimento in crescita a ogni livello. Il messaggio più bello che porta con sé l’oro del doppio Pesi Leggeri è proprio questo. “Care famiglie italiane, il Canottaggio è uno sport femminile: portate le vostre bambini nella Società Canottieri più vicina a casa vostra”.
La vittoria del doppio Rodini-Cesarini non è il frutto del caso ma di un inseguimento costante della migliore performance. La vittoria della finale B (con conquista del pass olimpico) al Mondiale di Linz 2019 è un punto di svolta, fa seguito a una stellare prova di Coppa del Mondo a Poznan in cui le azzurre, sempre davanti, cedono per soli 9 centesimi il primo posto alla Nuova Zelanda. Il 2020, in assenza di competizioni ufficiali, vede Valentina e Federica raggiungere il secondo posto agli Europei dietro l’Olanda. Europei vinti, con il primo straordinario segnale, a Varese nell’aprile scorso.
Si, il destino. Due ragazze predestinate, perché il successo arriva nonostante l’infortunio che tiene fuori Valentina dagli impegni ufficiali degli ultimi 3 mesi e mezzo. Il recupero è graduale, Tokyo è la seconda gara, quella decisiva, della stagione. Loro la vincono, esercitando negli ultimi 150/200 metri la differenza perché è in quella piccola porzione di campo di regata che, in genere, nascono e muoiono i sogni. In questa Olimpiade, in quell’attimo, il spuntano due nuove e luminose stelle nel firmamento dello Sport italiano. Federica e Valentina, grazie per averci riportato lassù 21 anni dopo l’ultima impresa a cinque cerchi del 4 di coppia. Dai Cavalieri alle Regine delle Acque.