MIRABILE-NARDO. LA PARALIMPIADE DI TOKYO È REALTÀ

Gian Filippo Mirabile (Sportiva Murcarolo) e Chiara Nardo (Canottieri Padova) andranno alle Paralimpiadi nel doppio misto.

Un sabato di festa, una gioia incredibile per aver agguantato qualcosa che a lungo avevano prima solo sognato, poi piano piano costruito attraverso la programmazione e il lavoro e infine raggiunto con una tappa di qualificazione paralimpica, a Gavirate, davveri magistrale.

Un traguardo importante che ha gratificato in modo particolare il lavoro di tutta la squadra presente a Gavirate, a cominciare dal Capo Allenatore, Giovanni Santaniello, e i suoi collaboratori, i tecnici Pierangelo Ariberti, Cristina Ansaldi e Sara Prandini.

Ecco il pensiero di Chiara Nardo. “Sono felicissima e sinceramente ho creduto in questo risultato fin dalla batteria (vinta). Per me non è stato sicuramente facile raggiungere questo obiettivo perché ho iniziato a remare alla fine del 2019 e se pensiamo che la mia prima gara ufficiale è stata l’Europeo di Varese di aprile scorso, potete capire quanta poca esperienza agonistica nel canottaggio io abbia. Devo dire che mi reputo un’atleta con tanta testa e cuore e la lucidità e la freddezza in gara non mi sono mai mancate, con l’esperienza che ho acquisito nel mondo dell’ippica. Quando devo preparare una gara mi sento letteralmente investita da una gioia immensa perché adoro gareggiare. Dopo l’incidente del 2015, l’unica cosa che veramente mi mancava era gareggiare e dopo aver provato vari sport mi sono avvicinata al canottaggio che è risultato lo sport più compatibile con il mio fisico e con la mia testa. Devo dire che mi ha veramente preso il cuore perché, anche se gli allenamenti sono sicuramente duri, quando salgo in barca mi sento letteralmente al settimo cielo”. 

Così Gian Filippo Mirabile. “

“Oggi abbiamo fatto una gara perfetta. Pronti via eravamo tutti apparati ai 500, Australia davanti poi noi e Canada a fianco. Ai 1000 chiedo a Chiara un allungo, lei risponde ottimamente e mettiamo la punta avanti a tutti: da quel momento adrenalina pura con la barca pronta a volare ai 250 finali”. Le dediche. “Questa vittoria è dedicata alla Sportiva Murcarolo, al presidente Luca Cecchinelli che circa tre anni fa mi ha proposto di fare canottaggio, al mio allenatore Stefano Melegari, al mio primo coach nell’atletica leggera Sergio Lo Presti e al mio allenatore di paratriathlon Simone Biava per il supporto nel miglioramento a livello mentale, fisico e aerobico.  Ringrazio tutti i miei famigliari, i miei figli Ivan, Yuri e Dennis che quando vado via da casa mi aiutano con le mie gatte, tutti i miei amici che mi sostengono e  un ringraziamento particolare va ai miei datori di lavoro del centro medico Antietà che mi permettano sempre di partecipare ai raduni della Nazionale. Naturalmente grazie anche a tutto lo staff della nazionale: dal CT Santaniello a Sara Prandini passando per i miei compagni che hanno già qualificato la barca. Sono felice, è un sogno che si realizza: grazie soprattutto alla mia compagna di barca Chiara Nardo, siamo stati grandi”.

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