Coppa d’Africa, pardon Memorial d’Aloja atto numero 1. In assenza di qualificati competitor internazionali, con la partecipazione dei paesi remieri emergenti (sei nazioni africane collegate al FISA Camp), il Belgio, equipaggi societari francesi e il Cile, l’attenzione va alle “sfide nelle sfide”, alias “azzurri contro azzurri”.
Guarda come filano Cesarini e Rodini (foto premiazione E. Artegiani-FAPress)! Il doppio leggero femminile campione d’Europa, a Piediluco, mette in fila le concorrenti Senior Guerra-Gobbi e Pappalardo-Serafini. Anche Oppo e Ruta, bronzo a Varese, danno parecchio filo da torcere ai componenti del 4 di coppia: occorre un strepitoso serrate a Panizza e Gentili, un piratesco assedio da fare invidia a Jack Sparrow, per riprendere Peppo e Stefano, secondi ma comunque davanti a Rambaldi e Venier. Passeggiata con cagnolino al guinzaglio per Lodo e Vicino nel 2 senza contro il Cile. Più duro il compito del 4 senza (Castaldo, Di Costanzo, Abagnale, Rosetti), più veloci di meno di 3 secondi rispetto a Comini, Sandrelli, Gaetani Liseo e Parlato.
Le gare più emozionanti nel singolo: nel femminile Veronica Lisi piega la resistenza della namibiana Dieckmann per soli 20 centesimi, nel maschile Gennaro Di Mauro supera il belga Tristan per poco più di mezzo secondo. Bravo Gennaro, ma è lecito sperare nel pieno recupero di Simone Martini (oggi terzo) da un lungo infortunio.
Concentriamoci sugli Junior. Magdalena Clerici, il 2 senza Mossi-Grisoni in campo femminile, il 2 senza Chierca-Ceccarino , il doppio D’Agostini-Maron e il singolista Francesco Pallozzi in campo maschile.