Il quarto posto nel medagliere olimpico degli Europei di Varese, prima verifica di tutte le principali nazioni continentali, rappresenta un ottimo punto di partenza per l’Italia a tre mesi e mezzo dal principale appuntamento di questo quadriennio diventato quinquennio a causa dell’emergenza Covid-19.
Cinque medaglie, in un contesto altamente qualificato, con le notevoli ed entusiasmanti prestazioni del 4 di coppia maschile e del doppio leggero femminile davanti a tutti ma senza certamente dimenticare le strepitose rimonte dell’argentato 2 senza maschile e del bronzeo 4 senza maschile, risultato al pari di un doppio leggero maschile sempre tra i migliori. Due ori, un argento e due bronzi. Un bottino per cui occorre complimentarsi con tutti gli artefici: il Consiglio Federale, ricordiamo la delega all’area tecnica assegnata al vicepresidente Michelangelo Crispi, lo staff tecnico (dal DT Cattaneo a tutti i suoi collaboratori), lo staff medico e, of course, atleti e atlete.
Non passa inosservata la grande ripresa della Gran Bretagna con le sue 9 medaglie (3 ori, 3 argenti, 3 bronzi). Lucciano i tre ori e colpisce la capacità di portare in cima all’Europa sia il 4 senza che l’otto maschile oltre al 2 senza femminile. Tra le sette medaglie (2 ori, 3 argenti, 2 bronzi) dell’Olanda, spiccano i successi nel 4 senza e nel 4 di coppia femminile con quella vecchia (quest’anno, se non erro, son 65…) volpe di Josy Verdonckshot. Certo gli orange rimpiangeranno la mancata vittoria nel doppio maschile con quel sorpasso francese “d’autore” La Romania di Antonio Colamonici “eccelle” nel settore femminile, con le affermazioni nel doppio e nell’otto, abbinando anche tre argenti: da applausi 4 senza e otto maschile. La strada verso Tokyo è appena all’inizio.