Risultati più che soddisfacenti anche oggi in chiave Tokyo per l’Italia padrone di casa agli Europei di Varese. In copertina oggi il doppio pesi leggeri di Cesarini e Rodini, capace di vincere la propria semifinale tenendo adeguatamente a bada Irlanda e Russia. D’accordo che forse le peggiori clienti (inglesi, olandesi, rumene) si sono affrontate tra loro nella gara precedente ma la solidità espressa, oggi più di ieri, dalle azzurre vicecampionesse europee è molto significativa.
Tornando alla copertina, effettivamente andrebbe condivisa con il 2 senza. Lodo e Vicino sono un’assicurazione sulla vita, magistrali nel prendere il comando e nel gestire gli attacchi di serbi, olandesi e inglesi, fuori dalla finale per 2 centesimi. Italia più veloce anche dei fratelli Sinkovic, “in carrozza” con Romania e Francia.
Quel secondo e mezzo subito guadagnato su tutti gli avversari nei primi 500 metri è già altamente indicativo della forza del 4 di coppia. Gentili, Panizza, Rambaldi e Venier consolidano la propria leadership, palata dopo palata, e diventano ben presto spettatori della lotta per la qualificazione e della “festa baltica” con il secondo posto estone e il terzo lituano, parecchio distanti dalla prestazione azzurra: Oppo e Ruta, nel doppio leggero maschile, assaggiano l’ottima forma degli irlandesi. Azzurri secondi, nell’altra semifinale si vede una effervescente Germania.
Gara generosa del 4 senza femminile. Rocek, Tontodonati, Patelli e Ondoli staccano il biglietto per la finale eliminando la Danimarca e contendendosi la leadership sino all’ultimo centimetro con le russe poi vincitrici del recupero. Di Costanzo, Abagnale, Rosetti e Castaldo non si strappano i capelli dopo la velocissima partenza britannica. In vista della finale di domani, meglio risparmiare preziose energie in una semifinale in cui la qualificazione non è mai in discussione. A tirarsi il collo, nell’altra gara odierna del 4 senza, Olanda, Romania, Polonia e Svizzera: elvetici out per 4 centesimi!
Ottima performance anche per il 4 di coppia femminile, vincitore del proprio recupero con Guerra, Montesano, Lisi e Gobbi.
Anche il pararower Massimo Spolon si guadagna l’accesso alla finale. Perdiamo per strada i doppi: di pochissimo, però, i giovani Chiumento e Carucci, mentre Buttignon e Iseppi sono maggiormente staccate. In finale B anche Gennaro di Mauro e la singolista leggera Arianna Noseda.
Domani, per le medaglie, lotteranno nove barche olimpiche, tre paralimpiche e tre non olimpiche.