Marco Di Costanzo è pronto a correre per una nuova gara. Campione mondiale 2015 nel 4 senza, specialità che lo vede protagonista anche più volte in ambito europeo e soprattutto mondiale con gli argenti ai Mondiali 2017 e 2018. Il bronzo “last minute” di Rio de Janeiro, conquistato in 2 senza con la barca costruita nei mesi estivi insieme a Giovannone Abagnale.
Per lanciare la sua campagna verso il Consiglio Federale, alle elezioni per il quadriennio 2021-2024 del prossimo 7 febbraio si presenterà in quota Atleti, Di Costanzo,  sorridente e determinato, torna con la testa ai suoi inizi, ai suoi primi battiti d’ala al Canottaggio come fonte di divertimento.

“Da quando sono nato, ho sempre e solo fatto Canottaggio. E’ la mia vita, nel vero senso della parola. Devo questo a mio fratello Fabio, che ha iniziato prima di me, e ai miei genitori. Son nato ai Quartieri Spagnoli: qui si parla e pratica solo Calcio. Quando ho sentito la parola Canottaggio non sapevo nemmeno cosa fosse. Non avrei mai immaginato di percorrere così tanta strada quando a 9 anni mi avvicinai alla prima barca. Oggi, per la persona che sono e per tutte le soddisfazioni che mi sono tolte, posso dire soltanto GRAZIE CANOTTAGGIO”. 

La nuova mission: il Consiglio Federale. “Ho pensato molto all’ipotesi di candidarmi. Negli anni, ho avuto la fortuna di avere davanti a me persone più grandi che avevano il Canottaggio nell’anima. Ascoltando le loro parole e consigli, è cresciuta dentro di me l’idea di ciò che lo Sport deve esser per un Atleta. Non solo maglia azzurra, ma anche vivere il club come seconda famiglia, un’opportunità di mantenimento di buona salute e sentirsi bene. Sono quasi 20 anni che pratico il Canottaggio. Ho avuto fortuna di vivere esperienza di club con Posillipo e poi il passaggio alle Fiamme Oro mi ha reso professionista. I confronti sui campi di regata con allenatori e atleti di tutta Italia ha fatto crescere in me voglia di aiutare il Canottaggio, soprattutto gli Atleti, con la mia candidatura. Abbiamo grandissime potenzialità, a livello di motore, ma occorre intraprendere la guida giusta”. 

Marco Di Costando ha idee chiare su come migliorare il Canottaggio sotto diversi punti di vista. “Aver vissuto diverse dinamiche, vivere in un contesto di atleti olimpici, ti aiuta a capire di cosa ha bisogno Atleta. Non mi riferisco solo per atleti della Nazionale ma anche quelli che fanno i Meeting. Tutti quanti sentiamo il bisogno di una maggiore partecipazione, di un crescente interesse attorno a ciò che facciamo.  Bisogna avvicinare il pubblico. Ho girato il mondo, per vari eventi, e ho visto anche come altre nazioni come vivono il nostro Sport. All’estero, per esempio, vedo presenze alle gare triplicate rispetto a quella italiana”.

Di Costanzo è un fiume in piena. “Abbiamo bisogno di persone che  aiutino il Canottaggio a diventare grande. Più visibilità, più attenzione all’immagine, al marketing, alla comunicazione. Lavorare per fidelizzare i genitori, soprattutto al Festival dei Giovani. Con Kinder, in quel caso, abbiamo fatto divertire tantissimi bambini. Cappellino e maglietta, per esempio, sono qualcosa che rimangono”.   

In chiusura Marco Di Costanzo si rivolge a tutti i delegati atleti. “Telefonicamente sono riuscito a chiamarli tutti. Il più grande rammarico è, a causa del Covid-19, non averli potuto incontrare di persona a qualche evento. Ci tenevo davvero molto. Sono rimasto molto contento di aver potuto conoscere persone attaccate al Canottaggio, con voglia di renderlo uno sport migliore. Comunque vada, son contento di aver condiviso le mie idee anche loro. Il Canottaggio è davvero la cosa più bella!”.