Ogni giorno una mail elettorale, ogni giorno un articolo sul suo sito oppure un video sulla sua pagina Facebook. Nemmeno nel 2012, anno della sua ascesa al potere, Giuseppe Abbagnale aveva condotto una campagna elettorale così massiccia o, come sussurra qualche dirigente societario, invasiva. Roba che nemmeno le vendite di pentole o dei materassi… Con la mia fervida fantasia, già immagino il nostro Peppe con i baffoni del Roberto da Crema a spiegarci, sbattendo i pugni sui tavoli, quanto sarà importante, per il prossimo Consiglio Federale, poter contare sulla presenza di questo o quel dirigente…
Lo schema, ormai, è arcinoto. Massimo sostegno ai due vicepresidenti e poi, seguendo la piramide delle sue preferenze, i candidati Uomini, le Donne, gli Atleti e il Tecnico già eletto in quanto candidato unico.
Bene, andrebbe tutto bene se non dovessimo oggi trovarci a commentare la mail che accompagnava la presentazione dell’amico Andrea Vitale. Qui il Presidente ha incredibilmente perso le staffe scagliandosi contro tutti i candidati al prossimo Consiglio Federale esterni alla sua Squadra.
Dopo una premessa sulle dinamiche delle campagne elettorali, Abbagnale parla del programma dei prossimi 4 anni. […essendo risultato l’unico candidato alla presidenza, esiste solo il programma elettorale che ho scritto con l’aiuto della mia squadra e, quindi, il solo che sarà portato avanti, implementato delle tante idee, che ritengo valide, pervenutemi via e-mail, messaggio o al telefono. E questo a prescindere da chi verrà eletto. Mi aspettavo, quindi, che i candidati al Consiglio Federale, giustamente in contrapposizione alla mia squadra, dichiarassero apertamente di condividere il mio programma elettorale con l’intenzione di lavorare per il suo sviluppo. Ma non è stato così, poiché ho compreso che il mio programma non piace a chi è fuori della squadra e me ne dispiace. Dico questo per chiarire, in maniera puntuale e decisa, che il programma che caratterizzerà il prossimo quadriennio, integrato dalle idee che stanno arrivando dalla base – quella base più volte strattonata per ricuperare qualche consenso – sarà solo quello pubblicato su www.giuseppeabbagnale.it”.
Abbagnale, anziché svelarsi alle Società in questa inedita veste da don Abbondio, avrebbe dovuto fare nomi e cognomi e fornire riferimenti estremamente precisi. O forse la sua volontà, con questo sgraziato intervento, era quella di provare a danneggiare, indistintamente, tutti i competitors esterni alla squadra?
E poi, davvero, pizzichiamoci per capire se siam svegli o stiamo sognando. E’ davvero incredibile constatare oggi le lamentele presidenziali sulla mancata condivisione del programma per due ragioni. La prima: al Presidente, al suo programma, non sono mai stati rivolti attacchi pubblici da parte di nessuno dei candidati. La seconda, ancor più strabiliante: alcuni di questi “pierini”, di questi personaggi che secondo il Campione di Castellammare “strattonano la base per recuperare consensi”, in estate, si sono rivolti ad Abbagnale per dare la propria disponibilità a entrare nella sua Squadra, aiutandolo a rinnovarla con il loro contributo di esperienza.
Abbagnale ha sbattuto loro la porta in faccia riproponendo all’Assemblea la stessa identica Squadra dell’ultimo quadriennio. Anzi, peggio: non avendo nemmeno la forza di lasciar fuori l’uomo in più, ha costretto i suoi (non gli altri, i suoi) a scannarsi per questo o quel voto onde evitare di rimanere fuori.
E ora il Presidente ha il coraggio di affermare “Mi aspettavo, quindi, che i candidati al Consiglio Federale, giustamente in contrapposizione alla mia squadra, dichiarassero apertamente di condividere il mio programma elettorale con l’intenzione di lavorare per il suo sviluppo”? E, perché no, si aspettava da loro anche un mazzo di violette? Diteci la verità. Ma siamo su “Scherzi a Parte”? Speriamo DI si perché non potremmo inquadrare quest’uscita diversamente da una caduta di stile..