“Sogno o son desto?” E’ la sensazione stimolata alla lettura dell’avviso numero 165 della stagione 2020 dal titolo “Screening medico per atleti colpiti da infezione da Covid-19”. Si, perché questa in tema di “tempestività” le batte tutte!
“Gli atleti che hanno contratto l’infezione da Covid-19, per la ripresa delle attività, dovranno effettuare preventivamente un approfondito Screening cardio respiratorio”. Mercoledì 18 novembre 2020, 6 mesi e mezzo e 112 avvisi dopo (clicca qui per leggere avviso 53 del 3 maggio 2020 sulla ripresa post lockdown Covid-19 delle attività in barca singola) suggerisce anche che “la ripresa degli allenamenti si consiglia un progressivo e graduale allenamento per migliorare la capacità cardio respiratoria e ritrovare forza e tono muscolare”.
Adesso? Dopo che nell’ordine si sono disputati i Campionati Italiani Master di Ravenna (5-6 settembre), gli Europei Under 23 di Duisburg (stessa data), le regate regionali di Pusiano (12-13 settembre), i Tricolori Coastal di Lignano Sabbiadoro (11-13 settembre), i Meeting giovanili di Corgeno e Sabaudia (19-20 settembre), le regate regionali di San Giorgio di Nogaro, Candia, Gavirate (26-27 settembre), Ravenna (4 ottobre), gli Europei Assoluti di Poznan (9-11 ottobre), il Super Campionato di Varese (metà ottobre) e gli Europei Coastal, la FIC impone ORA agli atleti guariti dal Covid-19 lo screening cardio respiratorio? Quasi 200 giorni dopo la ripresa delle attività?
Caro Peppe Abbagnale, nostro primo Canottiere eletto per rappresentarci (e tutelarci, soprattutto ora in questo momento difficilissimo), non sto dicendo che in questo caso sei in ritardo, dico solo che… Godot ci ha chiesto quand’è che arrivi!