Il grande cuore di Eric Murray

Ricorre in questi giorni il decennale del Mondiale di Lake Karapiro. Un’esperienza davvero unica per chi l’ha vissuta, a contatto con una nazione dove si poteva respirare Sport a pieni polmoni (fortunatamente anche i miei, allora inquinati dalle sigarette 821 blu).  Nuova Zelanda. Per ricordarla degnamente, oggi trattiamo una una storia eccezionale con protagonista Eric Murray.

Mark Taylor è cieco, ha perso l’uso di entrambe le gambe e una parte delle forze del braccio destro. Nonostante questo il vogatore kiwi cercherà di completare un percorso indoor di 100 km in meno di otto ore con l’obiettivo di raccogliere $ 100.000 per la Heart Foundation.

La sfida è stata chiamata “That’s How We Row”. “La mia famiglia e i miei amici sono stati colpiti da malattie cardiache e la salute del nostro cuore è qualcosa che dobbiamo prendere tutti più seriamente. Ecco perché sto organizzando una sfida di canottaggio di otto ore per raccogliere fondi e sensibilizzare su questa grande causa”. Tra i suoi sostenitori, anche il bicampione olimpico Eric Murray, alla ricerca di un remoergometro personalizzato, adatto alle sue esigenze. Appuntamento all’Auckland Rowing Club. 

Un’energia contagiosa. Mark è un esempio anche per chi gli sta vicino. La palestra femminile di Auckland, SMASH FIT, ha infatti creato un proprio team di 81 volontarie che affronterà la sfida insieme a lui per finanziare l’acquisto di un defibrillatore per la comunità di Papakura, con eventuali fondi in eccesso raccolti destinati agli sforzi di raccolta fondi di Mark.

Mark non è estraneo a questo tipo di sfida. Nel 2019 ha nuotato nell’Auckland Harbour Crossing, raccogliendo oltre $ 140.000 per la New Zealand Neurological Foundation, ma dice che questa sarà la sua sfida più grande. “La mia più grande preoccupazione è la resistenza. Con il nuoto sapevo che sarei stato in grado di farlo in un lasso di tempo molto breve, ma con questa sfida, non ho idea se in fondo ci arriverò o meno”.

Con i vincoli fisici determinati dalla sua malattia Mark farà affidamento esclusivamente sulla forza della parte superiore del corpo. Le malattie cardiache sono il più grande killer della Nuova Zelanda: muoiono, infatti, oltre 6.700 neozelandesi a causa di questo problema. I fondi raccolti da persone come Mark aiutano a finanziare la ricerca sul cuore, ricerche-salvavita per aiutare i 170.000 neozelandesi che vivono con malattie cardiache.

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