
Massimiliano D’Ambrosi, Lorenzo D’Arrigo, Antonio Prezioso e Fabrizio Quaglino. Quattro candidati alle prossime elezioni federali alla carica di Consigliere in quota Società. Quattro dirigenti che prendono carta e penna per scrivere al Presidente, al Consiglio Federale, ai componenti della Consulta e al Segretario Generale della FIC in merito allo svolgimento dell’Assemblea prevista per il week end del 14 e 15 novembre.

Tutto questo a seguito dell’avviso della Segreteria Federale (clicca qui) dello scorso venerdì 30 ottobre dove venivano confermate sia la data sia la modalità (in presenza) del congresso di Fiumicino. D’Ambrosi, D’Arrigo, Prezioso e Quaglino chiedono “se è stato preso in considerazione il rinvio dell’Assemblea Elettiva, potendo la stessa essere organizzata entro marzo 2021, al fine di consentirne lo svolgimento in un periodo di emergenza sanitaria meno conclamata e senza il rischio di incorrere in limitazioni negli spostamenti che potrebbe incidere sulla partecipazione alla stessa”.
Da evidenziare, venerdì sera, una riunione informale tenuta da Abbagnale insieme a buona parte del suo Consiglio caratterizzato da una significativa spaccatura: anche una buona parte dei dirigenti federali, infatti, propenderebbe per il rinvio data la possibilità di celebrare l’Assemblea sino al 31 marzo 2021.
Sarebbe una decisione che, per dimostrare di tenere primariamente alla Salute dei componenti del mondo remiero anziché ai loro voti (o, peggio, alle loro deleghe) come qualcuno sta iniziando a ipotizzare, il Presidente della nostra Federazione farebbe bene ad assumere (o verificarne concretamente la possibilità con le autorità competenti come fatto dalla Fitarco) prima che l’Assemblea, come pare probabile, venga presto cancellata da un provvedimento governativo.