Dalla stringata comunicazione di mercoledì scorso, di un’ora e mezza successiva alla pubblicazione della nostra notizia, la Federazione Italiana Canottaggio non ha più ritenuto opportuno informare il mondo remiero in merito allo stato di salute degli 89 partecipanti alla trasferta di Poznan.
Comprendiamo bene la delicatezza della materia in questione ma da qui a questo silenzio totale, a distanza di quasi una settimana dall’annuncio, ce ne passa… Nei giorni successivi, tutti i Media sportivi (Gazzetta dello Sport in testa) e generalisti (Corriere della Sera, Repubblica, Il Fatto Quotidiano) ne hanno parlato. Giuseppe Abbagnale ha dato un aggiornamento all’Ansa ma nulla di più.

Il Presidente, ancora in quarantena, ha invece ritenuto più utile rivolgersi a dirigenti societari, delegati Atleti e Tecnici di tutta Italia, esclusivamente per promuovere la sua ricandidatura (e della sua quasi intera Squadra) attraverso una svalangata di mail, annunci social, un video promozionale e un sito personale. Ognuno, certamente, ha le sue priorità ma, tra un momento e l’altro di questa campagna elettorale diventata all’improvviso frenetica (spiegheremo prossimamente il perché), Abbagnale avrebbe anche potuto spendere cinque minuti del suo tempo per parlare pubblicamente di questa vicenda. Gli unici Atleti di cui ci ha parlato, invece, sono quelli che egli vuole proporre all’Assemblea del 14 novembre per la riconferma.
Tornando alla vicenda che più ci sta a cuore, il numero degli atleti azzurri positivi al Covid-19 è salito: non più 2, ma 5. La buona notizia è che stanno tutti bene, alle prese solo con sintomi influenzali. Anche in Olanda, per quanto siamo a conoscenza, sono state riscontrate due positività dopo il primo giro di tamponi.