“Second place… Italy!”. Quante volte abbiamo sentito questa frase al termine di una finale internazionale del doppio Pesi Leggeri con in barca Stefano Oppo e Pietro Ruta? Sei volte: Coppa del Mondo Lucerna 2017, Mondiale Sarasota 2017, Mondiale Plovdiv 2018, Europei Lucerna 2019, Coppa del Mondo Poznan 2019, Mondiali Linz 2019.
A dire il vero, prosperosa fu anche l’ultima settimana del giugno 2018. Il 24 giugno 2018, a Linz, Stefano e Peppo vinsero davanti a Norvegia e Belgio al termine della seconda prova di Coppa del Mondo. Riconoscimento importante, certamente, ma la vittoria di un titolo è sicuramente altra cosa. Il 30 giugno 2018, a Tarragona, il doppio leggero azzurro lombardo-sardo stende Grecia e Portogallo: i Giochi del Mediterraneo hanno un’importanza capitale per il Coni ma anche confini territoriali che non permettono di confrontarsi con un intero continente o con il mondo.
Bene inteso che non solo per gli argenti sopra citati ma anche per i bronzi vinti siamo affezionati e riconoscenti alla coppia Ruta-Oppo. Fatti l’uno per l’altro. Convinzione rafforzata giorno dopo giorno, addirittura dalla condivisione della prima “top experience”: l’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016, con Peppo capovoga “last month” e Stefano prodiere di un 4 senza vicinissimo alla medaglia di bronzo.
Ecco, mancava sempre un passettino per occupare la parte più luminosa del proscenio. Quello per la leadership europea, in attesa di quella mondiale e olimpica, è stato compiuto ieri. Ruta e Oppo hanno affrontato i 2000 metri di gara con grande intelligenza e freddezza. Sempre davanti: a ogni attacco della Germania, è corrisposta una loro risposta. Tredici centesimi di vantaggio all’arrivo: un’inezia, certo, ma un capitale di fiducia da gestire con saggezza nei prossimi impegni internazionali. La prima volta sul trono europeo, in un anno complicato come il 2020 segnato dal Covid-19, è un tesoro di valore immenso.
Foto Mimmo Perna