In un momento in cui molte società remiere vivono una situazione di incertezza, dovuta alle restrizioni del Covid-19 e ai drastici effetti post lockdown, la Federazione Italiana Canottaggio stila l’elenco delle priorità da seguire al rientro dall’estate, Tra esse, datata 1 settembre, c’è la “personalizzazione dell’abbigliamento dei consiglieri federali”. Non ridete, è così! E’ il contenuto della recente determina numero 134 a firma del Segretario Generale.
Immaginiamo la scena. E’ settembre e ogni componente della famiglia Canottaggio si trova di fronte a problemi di varia natura. Le porte delle Canottieri, in molti casi chiuse da febbraio, finalmente si riaprono ma dirigenti e allenatori sono alle prese con difficoltà nel reclutamento e nel riavvio dei corsi. I Comitati Organizzatori si raccapezzano con protocolli di complicata applicazione. Al settimo piano di viale Tiziano, immaginiamo Giuseppe Abbagnale tuonare “Cambiate subito quegli scudetti! Ordine e pulizia le regole di casa mia”. Il quadriennio è ormai giunto al termine ma la questione del logo federale da applicare sulle giacche di vicepresidenti e consiglieri (tutti in scadenza) è di vitale (non Andrea!) importanza. Via con la determina, via con la cucitura degli amati scudetti. Via con l’eleganza da esibire alle premiazioni dei prossimi Tricolori.
Per Valentino, “l’eleganza è l’equilibrio tra proporzioni, emozione e sorpresa”. E’ effettivamente sorprendente che, indipendentemente dal valore della piccola spesa (500 euro), la nostra FIC, in un momento di incertezza come questo, pensi ad adeguare l’abbigliamento federale dei dirigenti. Una spesa inutile a fine mandato, sicuramente procrastinabile a dicembre a beneficio dei nuovi eletti.