Il protocollo gare della FIC (clicca qui), per quanto sia ben dettagliato in ogni suo punto, lascia qualche perplessità. La principale riguarda la figura del Covid manager, figura sulle cui verranno caricate importanti responsabilità. Per il Consiglio Federale, “dovrà essere identificato dal Comitato Organizzatore ed assorbe la figura prevista di Responsabile sanitario e le relative competenze tra cui le procedure di soccorso e salvamento”. Di tutt’altro avviso, per esempio, il parere dei Presidenti e Delegati: nelle gare nazionali, il Covid manager dovrebbe essere di nomina FIC. Difficile dar loro torto… Anche per CanottaggioMania, la Federazione è “titolare” degli eventi che assegna ai vari COL. Responsabilità primaria, a livello sanitario, deve esser la sua.
Altro punto di discussione riguarda la chiusura di tutte le aree sportive al pubblico per ragioni sanitarie. E’ praticamente impossibile in quasi tutti i campi di regata, anche volendo comprare chilometri di nastro e centinaia di cartelli… Il controllo richiederà l’impiego di numerose risorse. “L’ingresso all’impianto è consentito ai soli atleti, tecnici ed accompagnatori, tesserati FIC, iscritti alla gara nonché ai componenti del Comitato Organizzatore ed al personale facente parte dell’organizzazione”. Tesserati FIC? Allora, inevitabilmente, si genererà il pubblico della manifestazione. Esistono, infatti, molti genitori (o figli, nel caso dei Master) di atleti che sono tesserati FIC. Secondo questo protocollo, il dirigente societario, all’atto delle iscrizioni, potrebbe indicare anche 100 tesserati FIC non legati (atleti gareggianti o tecnici) direttamente all’evento. Alla faccia dello scoraggiamento degli assembramenti… Si dovrebbero modulare, a livello informatico, un numero limitato di tesserati Fic “accreditati” alla singola manifestazione.
Nuova questione riguarda le autocertificazioni. Gare con molti partecipanti (anche 800-900) con autocertificazione cartacea da compilare e consegnare manualmente allo staff del Covid manager? Quante? Una per evento o, più comprensibilmente, una a giornata? Aiuto, si prevedono code chilometriche oltre a notevoli consumi di carta!
Ecco l’interessante spunto di Presidenti e Delegati Regionali, non recepito dal Consiglio Federale. Iscrizione dei partecipanti societari, da parte del dirigente, sul sito federale. Verifica della loro idoneità alla trasferta la sera prima dell’evento con flag di apposito campo dedicato a ciascun atleta o accompagnatore. Autocertificazione prodotta e mantenuta sul sito federale: la connessione flag-QR code (decodificato o direttamente da un dispositivo smartphone o stampato in modalità badge e appeso al collo del partecipante) avrebbe potuto permettere di aggiornare in tempo reale la situazione degli autorizzati all’accesso del campo gara. E, invece, niente da fare!