L’articolo di ieri sulle elezioni federali (clicca qui) pubblicato ieri non è andato giù a Marco Costantini. Il suo commento sulla pagina Facebook, “Ma dopo tutti i risultati ottenuti in questo quadriennio da tutte le rappresentative di tutte le categorie ci vuole tanta fantasia a  fare queste ipotesi. Giusto per scrivere qualcosa a vanvera”,  è chiaro . Condivisibile o meno, è anche rispettabile pur se egli, certamente, poco rispetto mostra nei confronti delle valutazioni di CanottaggioMania. Valutazioni inerenti scelte strategiche del Consiglio Federale e certamente non la bontà dei risultati ottenuti dalle categorie assolute e giovanili in questo primo triennio. A meno che, ma non lo credo proprio, Costantini non si riferisca al libro di Bianca Pitzorno,  direi che l’espressione “scrivere a vanvera” è un tantinello sprezzante.

L’unica questione che c’è da porsi, nel pieno rispetto della diversità di vedute, è la seguente. Ma a qual titolo parla Marco? Quando si ricopre diverse cariche è sempre bene precisarlo. Tecnico della Telimar Palermo? Collaboratore del settore Junior della FIC? Vicepresidente vicario dell’Associazione Nazionale Allenatori Canottaggio? Se fosse una delle due ultime ipotesi quest’intervento un po’ scomposto, in difesa del Presidente Abbagnale, lascerebbe davvero pensare a una ANAC, già di fatto piuttosto “federalizzata” (con diversi tecnici delle squadre azzurre giovanili nei ruoli apicali del Consiglio dell’Associazione), che come priorità, anziché dialogare con la FIC, anche in forma critica (laddove necessario), si preoccupa invece di farle da scudo (laddove non richiesto).