Dovremmo esser noi a dar forza a lui e invece, in queste giornate tutte uguali e caratterizzate da ansia e apprensione da Covid-19, è lui a trasmetter grande carica a noi. Incredibile, vero? E invece no! Lo senti su Instagram richiamare l’infermiere di turno. Lo vedi sorridente su Facebook. Lo leggi, sulla Gazzetta dello Sport, estremamente fiducioso e proiettato in futuro che lo vedrà certamente protagonista ai remi.
Siamo fieri del nostro Mondo, del suo animo positivo di cui ci rende sempre partecipi. Lui che chissà quanto, dentro di sé, soffre e prova rabbia ma che, esternamente, veicola un sorriso di forza e speranza.
Tre mesi di dolore, quattro cicli (su 18, venerdì inizia il quinto) di chemioterapia, cinque ore di intervento per sconfiggere quella “bestia” chiamata “osteosarcoma” al femore della gamba sinistra. A volte ci lamentiamo di piccole stonature e, invece, dovremmo prender esempio da chi sa affrontare i reali mali della vita con la tempra di un gigante. Lottando, mostrandosi resiliente.
Filippo Mondelli non può, in questo periodo, vedere la sua famiglia. Avendo conosciuto, oltre alla più giovane sorella, i genitori, persone davvero umili, gentili e per bene (ricordo l’ultima “clacsonata” a Lucerna per salutarci), la vicinanza di CanottaggioMania è anche rivolta a loro. Un bell’equipaggio, un bel quattro da qui abbiamo qualcosa da imparare!
Insieme alle Fiamme Gialle e alla Nazionale, occorre anche pensare da tutti gli amici della Canottieri Moltrasio, punto di riferimento importante per la sua crescita personale e agonistica. Un rapporto solido, testimoniato anche dall’attenzione riservata da Pippo a tutti i giovani vogatori che oggi vedono in lui un esempio da emulare. Partecipare a una festa sociale per poter entrare a contatto con una vita all’insegnaCanottaggio, preziosa passione trasmessa da suo nonno Guido Della Torre.
E, quindi, sia subito Tokyo 2021 oppure Parigi 2024 l’Olimpiade di Canottaggio ti aspetta, Pippo, e intanto grazie perché quella della Vita, con una straordinaria dignità, la stai vincendo. E se la sofferenza proseguirà in questi lunghi mesi, se asprissima sarà la via del ritorno alla buona salute prima e ad alti livelli agonistici poi e, in alcuni momenti, sogni e ambizioni sembreranno esser smarriti, magari sotterrati, tu ricordati sempre di esser il Seme.
Il Seme della speranza e del successo, raggiunti attraverso l’umiltà e il duro lavoro superando ostacoli di ogni tipo.
Bravissimo Marco !!!
Sei riuscito perfettamente a centrare lo spirito di Filippo ed il sentimento di tutti noi che gli siamo vicini.
La tua è una gran bella “penna”, complimenti.
Grazie per essere tornato
Alessandro Donegana (presidente Canottieri Moltrasio)