E Olimpiade non fu, almeno per l’estate 2020. Altro che aspettare 4 settimane come annunciato appena ieri dal deludente Thomas Bach! Altro che discussioni e approfondimenti!  Al premier giapponese, in sintonia con il Comitato Organizzatore, è bastato alzare il telefono per comandare il rinvio al 2021. Al presidente del CIO, già tormentato dalle prime rinunce (Canada, Australia, gli atleti statunitensi), non è rimasto altro che ratificare una decisione molto saggia presa da altri.

Basta polemiche, almeno per oggi… Voltiamo pagina e lo facciamo con questo condivisibile messaggio lanciato da Marco Di Costanzo sulla sua pagina FB. “E’ giusto rinviarle… il virus c’è ed è un pericolo e la salute è la cosa più importante. L’olimpiade è un momento speciale che va vissuto con la massima serenità con la magia dello spirito olimpico che riecheggia nell’aria. Certo mi dispiace, avevo già nel corpo quell’adrenalina preolimpica, ma tutto ciò ora va messo da parte perché bisogna aiutare chi non sta bene e chi necessita di supporto”.

Sempre su Facebook, leggo il post di un’altra amica: Linda Cerruti, vicecampionessa mondiale di nuoto sincronizzato. “Il conto alla rovescia si è congelato. O meglio, torna indietro di 365 giorni in un colpo solo. 365 giorni di timida tensione, di gambe dure, di testa impegnata e di piccole paure. L’Olimpiade ti ripaga di tutte le fatiche con la moneta più valorosa: l’orgoglio”. 

Lo Sport ad alto livello è anche sofferenza, il Canottaggio sa esser anche tortura e ci vuole una fede enorme per ricavarne piacere (cit. R. Beccantini). Proprio per questo, prendiamoci tutti, a cominciare dal sottoscritto sulle pagine di questo blog, l’impegno di star vicino alla nostra Nazionale. E allora prendo in prestito da Linda: TOKYO 2020 (+1), non molliamo di un centimetro!