Il Canada è il primo paese a dire NO alle Olimpiadi se verranno confermate le attuali date luglio-agostane. Poche ore dopo, anche l’Australia si unisce a questa garbata ma ferma protesta.
“Pur riconoscendo le difficoltà connesse a un rinvio, riteniamo che nulla sia più importante della salute e sicurezza dei nostri atleti e della comunità globale” scrive in una nota (clicca qui) il Comitato Olimpico e Paralimpico del Canada “non è solo una questione di salute degli sportivi, è una questione di salute pubblica”.
Chi è, dal 2015, a capo del Comitato Olimpico del Canada? La signora Tricia Smith, argento nel 2 senza a Los Angeles 1984 e da molti anni ormai vicepresidente della FISA. Nel 2013, lo ricorderete, la vibrante sfida elettorale per la successione al trono di Denis Oswald: lei, l’australiano Boultbee e Jean-Christophe Rolland, l’enfant prodige della classe dirigente del nostro Sport. Di Rolland, guida del Canottaggio mondiale, non conosciamo il punto di vista in merito al tormentone “Olimpiadi SI, Olimpiadi NO”. Tricia Smith, invece, ci offre il suo come rappresentante di tutti gli sport di una grande nazione. Dopo Giuseppe Abbagnale, un’altra esponente del Canottaggio esprime forte contrarietà alla prosecuzione del count down dei Giochi Olimpici sino alla cerimonia d’apertura del prossimo 23 luglio.