Prova del 9 per Tokyo. Italia a caccia di tanti pass

Su il sipario. Partono i Mondiali di Linz. L’Italia, forte dei confortanti risultati stagionali (Europei e Coppa del Mondo), è determinata a dar seguito a un biennio ricco di successi.

Questa volta il medagliere si intreccia con i pass olimpici. Verso Tokyo 2020, occorre far subito abbondante quantità di legna. Decisamente più di quanta accatastata ad Aiguebelette 2015 per Rio 2016: cinque barche olimpiche e tre paralimpiche.

Ora non conosciamo nel dettaglio la situazione della squadra del CT Santaniello, forte di un ritrovato 4 con tornato a esser prepotente protagonista sulla scena internazionale, ma possiamo provar a sbilanciarci sullo stato di salute della squadra olimpica. Nessuno proclama ambizioni, né il Presidente né il DT, ma, alla luce di quanto sin qui visto, l’Italia ha le carte in regola per poter qualificare una quota minima di 7 barche (2 senza, 4 senza, 4 di coppia, doppio PL maschili, 2 senza, doppio PL e doppio femminili) con possibilità di esplorare interessanti strade anche con il doppio maschile e, perché no, l’otto.  Da 7 a 9 quindi. L’Italia, oltre alle carte olimpiche, potrà anche competere per 5 medaglie in barca olimpica. Quattro/cinque, facciamo i moderati come vorrebbe Abbagnale.

Ci divertiremo, non c’è dubbio. Soffriremo anche perché la concorrenza è estremamente numerosa e, soprattutto, qualificata. Biennio di esperimenti per tante potenze remiero, ora tutti sanno di non potersi concedere più sbagli. Soffrire è vivere, ci sta anche questo.

 

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