Quattro argenti, da aggiungere all’oro firmato ieri dal 4 di coppia Pesi Leggeri. Una buona Italia chiude bene la seconda prova di Coppa del Mondo a Poznan e ci dà appuntamento tra due mesi, a fine agosto, a Linz quando in palio, oltre ai titoli iridati, ci saranno anche i pass olimpici. Italia in buona salute, con segnali di crescita rispetto a Lucerna di cui parleremo nei prossimi giorni.
La copertina è, doverosamente, per il doppio leggero femminile. L’equipaggio che più di tutti si avvicina alla vittoria. Che carattere, Rodini e Cesarini, in una finale contraddistinta da grandissimo equilibrio. Azzurre brave a demolire fisicamente e moralmente, palata dopo palata, la Cina e a conquistare la leadership. Vittoria sfumata per soli 9 centesimi durante uno sfortunato gioco di prue con la Nuova Zelanda. In questa specialità, con soltanto 7 carte a disposizione per Tokyo, l’Italia evidenzia di esser cresciuta davvero molto.
Il 4 senza maschile impressiona per la straordinaria solidità registrata nell’intero percorso. Autorevolezza, personalità e spessore. Capovoga Castaldo batte 40 colpi di passo, colpi portati divinamente a 46 negli ultimi 250 metri per stordire una Polonia mai doma. Argento, a poco più di due secondi dall’Australia bicampione del mondo e capace di mantenere la leadership nonostante la variazione di metà equipaggio. Gran Bretagna e Stati Uniti escono piuttosti ridimensionati, quanti grattacapi per i nostri blasonati avversari verso Linz. L’Italia di Castaldo, Di Costanzo, Rosetti e Abagnale può lavorare con fiducia e ottimismo in proiezione Mondiale.
Ruta e Oppo confermano ancora una volta il loro eccezionale valore nel doppio Pesi Leggeri. Come agli Europei, la loro prestazione si tinge nuovamente d’argento. Onore a una Germania più fluida, con cui gli azzurri restano a strettissimo contatto per oltre 1500 metri. Tantissime energie spese per non lasciare andar via i tedeschi, capaci di esprimere un più redditizio colpo in acqua e, di conseguenza, di risparmiare prezioso fiato per un finale vincente. Italia brava a non lasciarsi mai impensierire da una pimpante Australia.
Muti, Brancati, Bernard e Scazzosi (tim. Fuina), nel ParaRowing 4 con Pr3, esprimono un’ottima performance . È argento, con solo gli Stati Uniti in grado di batterli.
Non ci sono passi indietro tra Lucerna e Poznan per il 2 senza femminile. Mancano Spagna e Romania, prima e seconda forza continentale, ma Tontodonati e Rocek rappresentano l’unico equipaggio europeo in una finale “uccisa” dalla Nuova Zelanda (argento Australia, bronzo Stati Uniti). Italia quinta, molto staccata dalle posizione di vertice ma sempre davanti alla Cina. Dopo un sabato scoppiettante arriva una domenica di sofferenza per il 2 senza maschile. Vicino e Pietracaprina escono ben presto di scena da una finale magistralmente interpretata dall’Australia, prima davanti a Nuova Zelanda e Canada. Anche qui l’Europa dove è? Serbia quarta a 6 secondi dal podio, Italia sesta a 20 dagli australiani ma non si poteva chieder molto di più a un equipaggio insieme da un paio di settimane.
Sesto posto anche per l’Ammiraglia, che certamente deve lavorare molto se vuol puntare alla qualificazione olimpica ma che oggi dimostra di esser combattiva, volitiva e competitiva come dimostrano i distacchi dalle posizioni di vertice praticamente dimezzati rispetto a Lucerna.