Aver visto, dal vivo e con i miei occhi, le gare a Lucerna mi stimola a tornare a “pagellare” insieme a voi. Non diventerà una costante, non sarà un’abitudine ma, forse forse, nemmeno “una tantum”. Ecco in ordine le prestazioni dei quindici equipaggi. A modo mio. Opinabile, discutibile ma meglio sempre parlarne, nel bene e nel male, anziché far cadere questi Europei nell’oblio, come fatto questa mattina da alcuni media nazionali.
8,5 al DUE SENZA SENIOR FEMMINILE (Aisha Rocek-Carabinieri/SC Lario, Kiri Tontodonati-Fiamme Oro/CUS Torino). Percorso eccezionale con i successi in batteria e semifinale (splendida rimonta) e al bronzo strappato con cuore, unghie e denti in una finale molto livellata con 4 equipaggi in condizioni molto ravvicinate. Anche in finale, una bella progressione ammazza-Olanda e l’indicazione di esser sulla strada giusta verso la qualificazione olimpica. Brave!
8,5 al DOPPIO SENIOR FEMMINILE (Stefania Gobbi-Carabinieri/SC Padova, Stefania Buttignon-SC Timavo). Sorpresona! Ma, detto tra noi, chi se le aspettava? Finale ad altissimo livello, con grande personalità, quando per molti addetti ai lavori (me compreso) vederle tra le prime 6 rappresentava già un bel traguardo . E invece no, nunquam satis. Mai abbastanza. Le due Stefania portano a casa una medaglia pesantissima, “zompando” sui piedi di qualche nazione BIG (leggi Lituania). E’ un bel messaggio di crescita e apre prospettive molto interessanti in vista della qualificazione olimpica di Linz.
8,5 al SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE (Federica Cesarini-Fiamme Oro/Canottieri Gavirate) Un incubo per le avversarie, una garanzia di affidabilità. Nell’ottica di formare il miglior doppio leggero per Linz, non si potrà non tener conto di questa vittoria europea. Mezzo voto in più rispetto al 4 di coppia leggero perché questa bella prestazione sfocia anche nel record europeo di specialità.
8 al QUATTRO DI COPPIA SENIOR MASCHILE (Giacomo Gentili-Fiamme Gialle/SC Bissolati, Luca Rambaldi-Fiamme Gialle, Andrea Panizza-Fiamme Gialle/Moto Guzzi, Filippo Mondelli-Fiamme Gialle/SC Moltrasio). Non i migliori ma tra i migliori. Riconfermarsi è sempre il compito più difficile e loro, nonostante qualche alto e basso tra marzo e aprile a Piediluco, dimostrano di aver stoffa e carattere. I quattro secondi e mezzo incassati dall’Olanda sono tanti ma, in ragione dell’ampio margine di crescita stagionale, recuperabili. Un buonissimo argento.
8 al DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE (Pietro Willy Ruta-Fiamme Oro, Stefano Oppo-Carabinieri). Sempre lì, sempre a lottare per le primissime posizioni. Lucerna non fa eccezione e il secondo posto consolida il loro valore internazionale. Peccato per quel finale di gara non brillantissimo: ai 1500 Peppo e Stefano sembravano poter mangiarsi la Germania in un sol boccone e, invece, la risposta tedesca ha spento la possibilità di conquistare il titolo europeo. Il loro grande feeling si tocca con mano, da qui al Mondiale possono solo migliorare.
8 al QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI MASCHILE (Gabriel Soares, Catello Amarante-Marina Militare, Alfonso Scalzone-RYCC Savoia, Lorenzo Fontana-SC Menaggio). Lettura perfetta della loro finale. Non si lasciano prender dall’ansia di andare subito a comandare ma crescono palata dopo la palata. Con la loro grinta, spazzano via prima la Francia e poi l’Olanda. Campioni d’Europa con pieno merito.
7 a SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE (Martino Goretti-Fiamme Oro). Solita garanzia di affidabilità per il forziere azzurro. Medaglia in cassaforte grazie alla continua voglia di impegnarsi (e divertirsi) per il singolista leggero di Mandello del Lario, ben consapevole che il discorso per il doppio è, al momento, chiuso.
7- al DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE (Valentina Rodini-Fiamme Gialle, Giulia Mignemi-SC Aetna). Bene in batteria, ottime in semifinale ma poi si smarriscono in finale. Il sesto posto resta un buon risultato ma il sabato da protagoniste lasciava pensare a una domenica se non di gloria almeno di grande lotta e invece Valentina e Giulia perdono troppo presto contatto con le BIG.
6,5 al DUE SENZA SENIOR MASCHILE (Giuseppe Vicino-Fiamme Gialle, Giovanni Abagnale-Marina Militare). Si cercano ma non si trovano. I loro stili non sembrano compatibili ma il quarto posto, proprio per queste ragioni, è più che apprezzabile. Orgoglio e rabbia in un bel serrate in finale. Questa formazione, a meno di clamorose sorprese, non sarà più riproposta.
6 al SINGOLO SENIOR FEMMINILE (Clara Guerra-Fiamme Gialle/CC Pro Monopoli). Una sufficienza per un quindicesimo posto? Dovrete passare sul mio cadavere per abbassare questo voto anche solo di mezzo punto. E’ solo la situazione di partenza per questa ragazza ventenne alla prima esperienza da Senior dopo 4 medaglie consecutive nel singolo leggero.
5,5 al DOPPIO SENIOR MASCHILE (Luca Chiumento-SC Padova, Andrea Cattaneo-Carabinieri/SC Bissolati). Molto giovani, ma estremamente combattivi. Noni. Pagano, in semifinale, l’eccessiva foga dei primi 1000 metri.
5 al QUATTRO SENZA SENIOR MASCHILE (Matteo Castaldo-Fiamme Oro/RYCC Savoia, Bruno Rosetti-CC Aniene, Cesare Gabbia-Marina Militare/SC Elpis, Marco Di Costanzo-Fiamme Oro). In valore assoluto, un quinto posto non può definirsi negativo ma il voto lo è in ragione delle aspettative. Dalla barca per tre quarti vicecampione mondiale, si attendeva ben altra prestazione anziché una finale sottotono, preceduta dalle “avvisaglie” di una semifinale in chiaroscuro. Il risultato, comunque, non preoccupa. Quasi tre mesi di tempo per studiare i giusti accorgimenti e apportare le dovute migliorie. In meno di 40 giorni, nel 2018, il 4 senza passò dal quarto posto all’argento.
5 al SINGOLO SENIOR MASCHILE (Simone Martini-SC Padova) L’impegno, teso a colmare il gap d’esperienza internazionale, c’è ma il diciassettesimo posto significa esser davvero troppo lontani dalla qualificazione olimpica.
4 al QUATTRO SENZA SENIOR FEMMINILE (Sara Bertolasi-SC Milano, Alessandra Patelli-SC Padova, Giorgia Pelacchi-SC Lario, Laura Meriano-Carabinieri/SC Garda Salò). Formazione non competitiva per il palcoscenico europeo. Tre giornate passate a inseguire le avversarie, con una mesta chiusura finale all’ultimo posto, ma, come diceva il Dalai Lama, “quando perdi, non perdere la lezione”. Forza, ragazze!
4 all’OTTO SENIOR MASCHILE (Leonardo Pietra Caprina-Fiamme Gialle/CC Aniene, Davide Mumolo-Fiamme Oro/SC Elpis, Mario Paonessa, Domenico Montrone-Fiamme Gialle, Emanuele Liuzzi-Fiamme Oro, Simone Venier-Fiamme Gialle, Vincenzo Abbagnale, Luca Parlato-Marina Militare, Enrico D’Aniello-timoniere-Fiamme Oro/RYCC Savoia). A oggi, a differenza di quanto accaduto ai Mondiali nel 2017 e nel 2018, arrivare nelle prime 5 posizioni appare difficilissimo. I quasi diciannove secondi incassati dalla Germania (prima) ma anche i nove dalla Russia (quinta), ben sapendo che presto affronteremo altre corazzate extracontinentali, si presentano oggi come sassi pesanti dentro gli zaini preparati per una difficile e insidiosa scalata. Ci sarà un rimescolamento delle carte con una nuova formazione ma prima di questo confidiamo nelle capacità di motivazione dei tecnici federali e naturalmente nella voglia di rivincita dei ragazzi.