Lucerna terreno di caccia. L’Italia cerca soprattutto conferme

Il 4 senza al Memorial d’Aloja 2019

Quindici equipaggi, uno in meno rispetto a quelli presentati a Glasgow. Non conosciamo le reali ambizioni del gruppo dirigenziale e dello staff tecnico per gli imminenti Europei. CanottaggioMania lo ripete sempre. La rassegna continentale ha un valore superiore a una prova di Coppa del Mondo in quanto c’è l’assegnazione di un titolo.  Quest’anno la collocazione dell’evento è più felice rispetto al 2018, anticipata di un mese e, leggermente, più lontana dal Mondiale. Un oro con l’imbattuto 4 di coppia, due bronzi con doppio PL di Ruta e Oppo e il 2 senza Bertolasi-Patelli, traslocate momentaneamente sul 4 senza. Tre medaglie a Glasgow, ben 4 quarti posti e altri tre piazzamenti in finale.

Sinceramente, dal Memorial d’Aloja in avanti,  pochissima attenzione ho dedicato allo stato di avanzamento della preparazione della squadra azzurra. Mea culpa, mea maxima culpa.  Inutile, quindi, spendersi in eventuali previsioni degne del miglior (o peggior) Bernacca.

Il potenziale dell’Italia, come dimostrano in primis le ultime due stagioni, lo conosciamo. E’ elevato: vedremo se domenica sera evidenzieremo soltanto quello o dovremo, giocoforza, rapportarlo alla crescita di altre nazioni vistosamente in ombra nel primo biennio lungo la strada che porta a Tokyo 2020.  Lucerna sarà un terreno di caccia: l’Italia ha la responsabiltà (valore positivo) di cercare primariamente conferme dopo le otto medaglie in specialità olimpica vinte negli ultimi due Mondiali.

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