E’ di oggi la notizia della scomparsa di Maximilian Reinelt. Appena trent’anni, gli è fatale un incidente sulle piste di St. Moritz. La professione di medico avviata da un paio di stagioni e una lunga vita ancora davanti con la possibilità di costruire una famiglia e, perché no, rimanere nel mondo del Canottaggio con altre funzioni.
Un oro alle Olimpiadi di Londra 2012 a bordo dell’Ammiraglia tedesca, l’argento a Rio de Janeiro dietro la corazzata Gran Bretagna. Due titoli mondiali e altrettanti europei. Lo piange Rudern, lo piangono i compagni di squadra e d’avventura in tutto il mondo. Protagonisti di straordinarie vittorie e dolorose sconfitte a bordo del Deutschland-Achter. Sfide infinite, all’ultimo respiro contro la corazzata Gran Bretagna. Momenti indelebili di storia remiera.
C’è poco da aggiungere a parte un ricordo personale. Lake Karapiro 2010. Domenica, giorno del “rompete le righe” al termine di una settimana di effervescente Mondiale neozelandese. La finale dell’otto maschile incorona la Germania. Area premiazione. “Detlev, mi fai una foto con uno dei tuoi connazionali vogatori?” “Puoi scegliere chi vuoi” “Maximilian, please”. E’ il giorno del suo primo titolo mondiale, giorno di un sorriso luminoso difficilmente dimenticabile.