Il 2019 che verrà

Di tutto e di più. Anche in questo 2018  l’attenzione di CanottaggioMania va a toccare i numerosi ambiti e le molteplici sfaccettature del  Canottaggio. Non solo quello Italiano, sul quale per ragioni di testa e di cuore si concentra gran parte del nostro spazio e del nostro tempo, ma anche quello Inglese, Neozelandese, Australiano, Cinese, Irlandese, Sudafricano, Rumeno e molto altro ancora. Cerchiamo di aprire gli orizzonti e capire lo stato di salute di questa disciplina anche in altri paesi d’Europa e del Mondo e di conoscere, attraverso la storia dei loro Campioni, altre eccellenze.
Nel 2018, forse più degli anni precedenti,  CanottaggioMania prosegue nel racconto di fatti importanti altrimenti destinati a rimanere nell’oblio.  Abbiamo, ad esempio, raccontato del College di Piediluco a un passo dalla chiusura e dello strappo tra Presidente e Atleti sulla questione Premi. La Federazione Italiana Canottaggio deve, ad avviso di chi scrive, esser un “palazzo di vetro” per garantire a tutti una reale partecipazione alla vita federale almeno sotto il profilo della conoscenza. Così, in diversi casi, non è parso e allora avanti anche con l’esercizio di un diritto di critica anche (spesso?) dura ma nel rispetto delle vicende accadute e della dignità delle controparti.  Chi vuol replicare, qui o sulla pagina Il Canottaggio italiano, può tranquillamente farlo a patto, naturalmente, di metterci sempre la faccia come chi, da 5 anni e mezzo ormai, vi intrattiene.

È stato importante scendere in campo anche per alcune battaglie,  come quella di far comprendere alle Società  la necessità di respingere la proposta di introduzione del  voto plurimo da parte della FIC.  E naturalmente, da qui, se da un lato abbiamo applaudito risultati agonistici d’eccellenza da parte delle squadre nazionali dall’altro abbiamo espresso considerazioni negativo sul calo del numero degli atleti gareggianti, sul progetto Remare a Scuola, sulla Scuola di Canottaggio (aridaje!)  e altre questioni sacrificate sull’altare olimpico. Ci siamo pure attirati qualche antipatia internazionale per l’insistente azione di promozione (purtroppo fallita) del 4 di coppia campione del mondo quale miglior equipaggio del mondo. Pace!

Detto questo, la voglia di continuare, attraverso questo blog, a raccontare il Canottaggio e tutto ciò che c’è intorno, rimane intatta. Felice di poter contare su lettori come voi, appassionati amici e amiche di Canottaggio, quali eccezionali compagni di viaggio.

Buon 2019 a tutti.

Marco Callai 

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