Scarsissima informazione interna e rammarico. E’ quanto stanno lamentando, in queste ore, gli affiliati in riferimento all’Assemblea Nazionale di sabato prossimo. Partiamo dal rammarico che è inerente la richiesta della Federazione Italiana Canottaggio di rivedere, con un pesante rialzo del 33% , le quote di riaffiliazione dalla terza stagione in avanti. La quota del primo e secondo anno di adesione alla FIC passerà addirittura da 75 a 200 euro. Più del doppio! Ma almeno qui c’è chiarezza, a differenza delle modifiche statutarie per il sistema di voto.
E’ la confusione a regnare, ahinoi, sovrana. Per riavvolgere velocemente il nastro e affidiamoci agli avvisi federali.
1. Giovedì 11 ottobre (avviso 107) la segreteria informa di aver “provveduto ad inviare, a mezzo raccomandata, la lettera di convocazione della prossima Assemblea”.
2. Giovedì 18 ottobre (avviso 111), in relazione alla riunione del Consiglio Federale di sabato 13 ottobre, esce il Comunicato a firma del Segretario Generale Maurizio Leone. Andate a pagina 4 e ponete i vostri occhi su queste otto righe. “Sul voto plurimo, previsto dai principi informatori del CONI secondo certi criteri e parametri, la Commissione Carte Federali (presidente Andrea Vitale n.d.r.) propone di calibrarlo sulla base della sommatoria della posizione di classifica.. (illustrazione metodo…) Il Consiglio vista la perplessità di alcuni consiglieri sulla modalità di definizione delle classifiche indicate, che poi saranno la base di indicazione del voto, incarica la Commissione Carte Federali di approfondire il metodo per addivenire (che bel verbo n.d.r.) a una proposta chiara”. Il nostro racconto (clicca qui), ovviamente differente dalla sacralità del Comunicato del Segretario Generale con i riferimenti ai “dietro le quinte” di un Consiglio segnato da una profonda spaccatura sul tema, concorda su un fondamentale punto con la Circolare. Nessun riferimento alle modifiche che il Coni apporterà/sta apportando, tramite Commissario ad Acta, allo Statuto FIC. Il voto plurimo sembra figlio esclusivamente della volontà federale e, certamente, non è presentato come lo scudo che la FIC intende per tutelare le Società Remiere Tradizionali dalle modifiche Coni.
3. Dell’utilizzo del voto plurimo, come scudo, siamo informati soltanto lunedì 12 novembre attraverso l’intervista rilasciata da Andrea Vitale. “Il Commissario, in ossequio ai dettami del CONI, ha stabilito, infatti, che avranno il diritto di voto anche le Affiliate che svolgono a carattere continuativo attività amatoriali e scolastiche”. E ancora. “Sarà cancellata, di fatto, la norma che fissa il diritto di voto con il minimo dei 20 punti acquisiti nelle classifiche nazionali”.
4. Di fatto? Viene o non viene cancellato lo sbarramento? A oggi, questo fondamentale aspetto non è del tutto chiaro. Fondamentale, perché se lo sbarramento rimarrà difficilmente il voto plurimo verrà approvato.
Ecco il “balletto” di ieri. Si apprende, infatti, dal Presidente di un Comitato Regionale, in stretto contatto con la Commissione Carte Federale, che il Coni “ha prima tolto, poi rimesso e poi definitivamente tolto” lo sbarramento. Questioni di delicatissima importanza, nodi ancora da sciogliere a meno di 72 ore dall’Assemblea. Ma non finisce qui. Pare, da altra fonte estremamente qualificata (un autorevole rappresentante del nostro Consiglio Federale) che “se l’Assemblea richiederà nuovamente lo sbarramento allora il Coni lo accetterà”. Qualcosa che il Coni sta togliendo, in quanto “antidemocratico”, diventerà “democratico” solo se proposto sabato mattina dalle Società. Roba da stropicciarsi gli occhi.
E’ evidente che, se sarà in condizione di poterlo fare, buona parte delle società tradizionali, quelle che svolgono prevalentemente attività in barca, chiederà nuovamente l’introduzione dello sbarramento. Appare, infatti, il miglior strumento possibile per la loro tutela anziché andare a creare una differenza, flessibile a seconda delle posizioni raggiunte in classifica, nel potere di voto. Come già detto, ci sono altre modalità per gratificare l’impegno dei sodalizi maggiormente produttivi.
Ma potranno chiedere la reintroduzione? Ma è stato effettivamente tolto lo sbarramento? Ma, soprattutto mia cara FIC, cosa aspettiamo a fare chiarezza una volta per tutte su tutti questi aspetti?
Vorrei aggiungere un’ulteriore elemento di riflessione, dicendo che tanto più la cosa è seria in quanto l’adozione di un eventuale voto plurimo sarebbe una scelta irreversibile e non si tornerebbe mai più indietro!
Quando mai i detentori di un “privilegio” potranno decidere di rinunciarvi?