Siamo nella settimana dell’Assemblea di Roma. Ordinaria, in apertura, con la verifica delle linee gestionali e programmatiche. Straordinaria, con la proposta di modifiche allo Statuto della FIC.
Nella relazione dell’attività biennale della FIC, mi piacerebbe che il Presidente trattasse la questione del numero degli atleti gareggianti. Il Canottaggio attivo. Per atleti attivi intendiamo atleti che hanno partecipato, nel corso dell’anno solare, ad almeno una manifestazione. Dagli Allievi B1 ai Master, senza considerare i tesserati partecipanti ai Campionati Studenteschi. E’ la primaria fotografia dello stato di salute di una disciplina.
Stiamo bene? Stiamo male? Giudicate voi… Gli importanti successi raggiunti in campo internazionale (di cui parleremo approfonditamente domani), ben 8 medaglie in specialità olimpica in queste 2 stagioni (più del doppio rispetto ai bienni 2009-2010 e 2013-2014), non sembrano avere alcuna positiva ripercussione sull’avvicinamento di nuovi utenti al Canottaggio ma certamente non possiamo aspettarci niente di diverso data, ad esempio, la scelta dei nostri “ambassador” per le iniziative di grandi aziende : pur avendo 4 ventenni neocampioni mondiali, ad esempio il rappresentante del mondo FIC scelto per “Suzuki è Sport” ha 59 anni (2 volte campione olimpico, l’ultima nel 1988), età più consona per calamitare i “giovani” di discipline come le Bocce e la Pesca Sportiva.
Qui sotto i dati. C’è un -198 atleti, un -3%. Nonostante una stagione, 2017, ricca di successi per il Canottaggio azzurro, nel 2018 il numero degli Atleti attivi scende da 6482 a 6284. A calare maggiormente, è la Campania (-81), seguita da Piemonte (-63) e Lazio (-58). Cresce di 43 unità la Puglia. Dati da far riflettere. Recentemente abbiamo appreso di iniziative volte a contrastare l’abbandono, come ad esempio un camp femminile di 36 ragazze a Torino coinvolte in uscite in barca lunga, ma sabato andrebbe realmente compreso in che misura questa Federazione è disposta a investire per aiutare questo Sport a crescere e a non contare, anno dopo anno, le perdite…
2017 | 2018 | DIFF | |
ABRUZZO | 17 | 27 | 10 |
CAMPANIA | 482 | 401 | -81 |
EMILIA | 155 | 147 | -8 |
FRIULI | 409 | 422 | 13 |
LAZIO | 801 | 743 | -58 |
LIGURIA | 468 | 439 | -29 |
LOMBARDIA | 1682 | 1642 | -40 |
MARCHE | 50 | 59 | 9 |
PIEMONTE | 924 | 861 | -63 |
PUGLIA | 239 | 282 | 43 |
SARDEGNA | 104 | 115 | 11 |
SICILIA | 437 | 438 | 1 |
TOSCANA | 408 | 378 | -30 |
UMBRIA | 26 | 21 | -5 |
VENETO | 280 | 309 | 29 |
6482 | 6284 | –198 |
Ciao Marco, prendo al volo questo tuo post perchè la questione numeri/statistica/abbandoni/marketing mi ha sempre appassionato. Intanto direi che un -198 su piu di seimila attivi è a mio parere un numero irrilevante. Piuttosto mi interrogherei sul perchè sono “solo” 6284!
Inoltre servirebbe un modello matematico/statistico più elaborato,che tenga conto di tutte le varianti (che sono tante) prima di fare qualsiasi affermazione in positivo o in negativo.
Servirebbe insomma qualcuno che faccia per mestiere queste cose, servirebbe fornirgli una quantità notevole di dati, servirebbe …pagarlo e poi si potrebbe alla fine ottenere qualche utile indicazione.
Al proposito, visto che l’ argomento è inerente, io vorrei capire perchè la FIC insiste nel fai da te per quanto riguarda la promozione della sua immagine. Le ultime spiacevoli vicende sul tema, suggerirebbero un cambiamento di rotta drastico.
Detto in parole povere…non ci fila nessuno aldifuori del nostro mondo perchè semplicemente nessuno ci conosce.
L’ unica soluzione è affidarsia agenzie di marketing affidabili e referenziate. Costi quel che costi perchè altrimenti l alternativa è una lenta agonia