
Vinta e goduta. E’ l’Olimpiade giovanile di Alberto Zamariola e Nicolas Castelnovo, artefici a Buenos Aires del primo successo azzurro in questa competizione dopo due tentativi (Singapore 2010 e Nanchino 2014) andati a vuoto.
Entrambi classe 2000, entrambi azzurri e autori di splendide performance agli Europei e al Mondiale in 4 senza, sotto l’attenta guida di Valter Molea, prima di staccare il biglietto per Buenos Aires. “Zama”, prodiere dal ricciolo biondo, voga per la Reale Società Canottieri Cerea. Nicolas, moro capovoga, è in forza alla Canottieri Lario.

Li conosco proprio poco ma ben ricordo di averli visti, a metà luglio, a bordo del Gozzo Nazionale prima e della Jole poi. Visti e anche simpaticamente sbeffeggiati, sul pontile di premiazione, perché arrivarono dietro i ragazzotti del Rowing Club San Michele, ovviamente ben più esperti in materia di Gozzo. Gareggiarono ai Campionati Regionali FICSF con i colori della Sportiva Murcarolo.
Mi fece piacere perché non è mai scontato mettersi in discussione anche in situazioni completamente diverse da quelle abituali. Anche e soprattutto da freschi campioni d’Europa con davanti un Mondiale da affrontare.
Ho chiesto al giovane amico Alessandro Bonamoneta, genovese e loro compagno di barca a Gravelines e Racice, di raccontare qualcosa in merito ai loro caratteri.

“Si sono impegnati moltissimo dopo l’oro europeo e il bronzo iridato. Un pregio, quello più importante, è la testa. Quando Nicholas crede in una cosa non lo ferma veramente nessuno. Ha evidenziato questo fattore anche in raduno: quando metabolizza la tensione, diventa una macchina da guerra. Alberto è molto paziente, sa calmare gli animi e vedere le cose in positivo. Ci sono state numerose discussioni tra i due, l’uno capovoga e l’altro prodiere, ma sono stati confronti costruttivi. Entrambi, così come me e il nostro compagno Achille Benazzo, sono sempre stati accomunati dalla voglia di vincere. Sono al termine dell’avventura Junior, chiudono in bellezza e questo risultato costituirà una bella spinta iniziare la loro carriera Under 23.
Chiudiamo con l’immancabile aneddoto. “Dopo gli allenamenti intensi del nostro 4 senza, andavamo dalla Fabiola, negozio alimentari di Piediluco. I 7 euro di panino servivano a scacciare le brutte sensazioni in barca. Sensazioni immaginarie perché poi in barca tutto è andato, a maggio, agosto e anche ottobre, nel migliore dei modi”.