ParaRowing senza riserve. E ora chi lo dice al CIP?

Il ritiro del 4 con PR3 dal Mondiale, causa infortunio di Luca Agoletto, mette a nudo le gravi, pluriennali, difficoltà della Federazione Italiana Canottaggio nel costruire un settore Para-Rowing di spessore.

Privare un intero equipaggio della possibilità di difendere un bronzo iridato, a causa dell’indisponibilita’ di un atleta, è un fatto anomalo. La FIC, di fronte al suo pubblico, liquida velocemente la questione. Peccato, poteva esser l’occasione per una serena analisi dello stato di salute del movimento da parte dei suoi responsabili, a cominciare dal talent scout Dario Naccari.

Il Para-Rowing è un settore in cui più che la qualità del risultato, da sempre, il problema maggiore è ricollegato alla scarsa quantità dei praticanti. Tutto questo nonostante il contributo annuale per la preparazione della squadra azzurra fornito dal Comitato Italiano Paralimpico, ente che adesso chiederà precise spiegazioni in merito a quanto accade oggi in Bulgaria. Abbagnale dovrà esser molto convincente onde evitare brusche correzioni di rotta del suo collega Luca Pancalli.

Dopo aver defenestrato 6 anni fa Paola Grizzetti, il Canottaggio per disabili non sembra aver imboccato una strada di crescita, reduce dalle peggiore Paralimpiade di sempre senza neanche una barca in finale. A proposito, qualcuno sa niente del centro federale di Milano? Doveva esser un fiore all’occhiello e invece…

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