Numero di podi, di titoli conquistati e  finali raggiunte. Racice vede crescere la Nazionale Junior in maniera piuttosto sensibile anche sotto il profilo dei piazzamenti. L’Italia scala il medagliere sino alla seconda posizione (dietro gli USA, come negli Under 23) ed il merito, principalmente, è della squadra femminile. Le medaglie, da due, diventano cinque perché le ragazze del caposettore hanno Massimo Casula passano da 0 a 3. Come nel 2016, le Donne mettono la freccia nella categoria Junior e sorpassano gli Uomini. Come al Mondiale Under 23 di un paio di settimane fa, ottenendo risultati più importanti: questa volta in quantità (3 medaglie a 2), a Poznan in qualità (2 ori a uno).

L’Italia, in Repubblica Ceca, si impone sempre nella meno nobile specialità della Punta ma a ben vedere,  in campo maschile, mai così agguerrita con ben 12 equipaggi. Restiamo alla squadra di Molea. Un oro e un bronzo, come un anno fa con la differenza che il 4 senza sostituisce, sul podio, il 4 di coppia. Una finale in più e, soprattutto, prestazioni di maggior spessore con l’Ammiraglia a meno di otto decimi dal bronzo, doppio, due senza e singoli competitivi. A non convincere, è il 4 di coppia.

La squadra femminile è più performante, le punte di diamante non falliscono l’appuntamento con il podio. È vero che  a ben vedere, brilla solo metà degli equipaggi ma è una metà capace di conquistare una medaglia per colore con 4 con (oro), 4 senza (splendido argento a un soffio dal titolo) e singolo (che rimonta mozzafiato con Greta Martinelli!) . Dall’altra parte della bilancia,  c’è da mettere l’inspiegabile regressione del doppio (da argento europeo a dodicesimo), la finale mancata dal 4 di coppia e una Ammiraglia davvero troppo acerba, su cui Massimo Casula, in sede di commento, qualche parola avrebbe anche potuto spendere per spegnere mormorii o cattivi pensieri.