
Domani e dopodomani torneremo a parlare degli Europei. Oggi desideriamo tornare sul valore dell’operato di Gian Antonio Romanini al servizio della Federazione Italiana Canottaggio.
“La sua passione sportiva, il suo impegno nell’interesse dell’intera comunità remiera, la sua disponibilità, la sua gentilezza, il suo sorriso, la sua vitalità, la sua volontà di dedicarsi sempre all’interesse dell’intera comunità remiera e agli atleti, la sua grande lungimiranza, rimarranno per sempre impressi in tutti noi e nell’intero sistema sportivo regionale nazionale ed internazionale”. Scegliamo le commosse parole di Stefano Mossino, dal 2009 presidente del Comitato Regionale Piemonte, per inquadrare l’eredità che ci lascia il dirigente piemontese a capo della FIC dal 1985 al gennaio 2005.
In molti, più che i successi agonistici ottenuti sotto la sua gestione, hanno evidenziato la volontà di ideare e realizzare una manifestazione nazionale interamente dedicata agli Allievi e Cadetti. Il Festival dei Giovani: dai 196 di Torre del Lago (1990) ai 1081 di Genova Pra’ (2004) nelle prime 15 edizioni svolte nell’ambito della sua presidenza. Poi altre 14, la prossima sarà la trentesima e si svolgerà dal 5 al 7 luglio 2019 presso l’Idroscalo di Milano.
A CanottaggioMania (e, pensiamo, anche al nostro movimento remiero) piacerebbe, caro presidente Abbagnale e amici del Consiglio Federale, che d’ora in avanti il Festival dei Giovani portasse il nome del suo storico ideatore e, quindi, vorremmo partecipare, tra 11 mesi, al 30° Festival dei Giovani-1° Trofeo Gian Antonio Romanini.