Italia Under 23 ancora in doppia cifra con una squadra più omogenea

L’affiatamento del 4 di coppia, splendido argento

Trentacinque tra ragazzi e ragazze ritornano in Italia con al collo una medaglia. Il Mondiale Under 23, categoria cruciale per la verifica dei migliori talenti, offre anche quest’anno molti spunti positivi all’Italia.

Il primo è in termini di quantità, con 12 medaglie vinte nell’arco delle 14 finali disputate. Un record, due in più rispetto all’anno scorso. E’ vero che quest’anno ci sono, in più, 2 senza PL e 4 con femminile ma rispetto al 2017, annata chiusa con 10 medaglie, va registrata  anche l’eliminazione del 4 senza PL, tradizionale terreno di caccia dei nostri azzurri.

Praticamente l’intera squadra Pesi Leggeri sul podio. Sette equipaggi su otto, qui arrivano i tre successi con i due 4 di coppia e lo splendido doppio femminile Buttignon-Crosio. Due argenti e tre bronzi nelle dodici specialità Senior, in crescita quantitativa con 2 medaglie in più rispetto a Plovdiv.   Come espressione di squadra, è andata decisamente meglio. Quattro  finali tra i Senior nel 2017, ben 7 quest’anno. Sei barche Senior nel 2017 oltre il decimo posto, quest’anno solo 2.

Rispetto al 2017, va detto anche questo, complessivamente ci sono 2 ori in meno e la cessione dello scettro di prima forza del Mondiale agli Stati Uniti, vincitori del medagliere grazie a 5 successi. Da annotare che gli americani avevano lasciato Plovdiv a bocca asciutta… In casa nostra, sotto il profilo della qualità, incide  il peggioramento della squadra maschile. Da 4 ori a soltanto uno, non sufficientemente controbilanciato dal raddoppio di vittorie (da 1 a 2) della squadra femminile.  Meno ori ma più finali e medaglie. Squadra più omogenea, nel senso che globalmente la differenza di rendimento tra i vari equipaggi è stata inferiore rispetto al passato.

Dodici medaglie, unica nazione in doppia cifra per il secondo anno consecutivo: spicca soprattutto questo, indice dell’ottimo lavoro condotto da Spartaco Barbo e Benedetto Vitale e dai rispettivi staff con il totale appoggio del DT Franco Cattaneo e del Consiglio Federale.

 

2 pensieri riguardo “Italia Under 23 ancora in doppia cifra con una squadra più omogenea”

  1. Ci sarebbe poi da capire perché storicamente l’Italia non consegue risultati così eclatanti nei senior. Una mia idea ce l’ho ovvero che i giovani junior e neo u23 lavorano più intensamente rispetto ad atleti di altri paesi dove il lavoro molto intenso viene affrontato più in età matura. Comunque davvero una grandissima nazionale, complimenti a tutti.

  2. I fattori sono molteplici. Si e vero che i nostri atleti fanno piu lavoro specifico in barca. Inoltre sono seguiti da allenatori che generalmente parlando sono molto piu preparati di quelli di altri paesi. Ultimo punto estremamente importante. Negli altri paesi ci sono piu opportunita di studiare e fare canottaggio. In Italia dopo le scuole superiori. Canottaggio diventa uno sport a tempo pieno che diventa fattibile solo all’interno dei gruppi sportivi delle forze dell’ordine. Mentre all’estero e possibile per atleti ancora in via di sviluppo di potersi iscrivere ad universita e proseguire con una carriera quando quella sportiva sara finita. cosa che e impossibile da fare in questo momento in Italia dove le medaglie Olimpiche con un titolo di laurea sono una minoranza comparate con quelle degli altri paesi europei dove invece quella e quasi una norma.

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