
Straordinario bottino per l’Italia al termine delle due giornate di finali del Mondiale Under 23 di Poznan. Una grande espressione corale, più di metà degli equipaggi iscritti porta a casa una medaglia. Sei per gli Uomini, sei per le Donne che si comportano leggermente meglio firmando 2 (4 di coppia leggero e doppio leggero) dei 3 ori . Ori non sufficienti a mantenere l’Italia in vetta al medagliere, questa volta conquistato dagli Stati, ma comunque è da rimarcare il fatto che per il secondo anno consecutivo la squadra dei responsabili di settore Spartaco Barbo e Benedetto Vitale è l’unica nazione ad andare in doppia cifra come numero di medaglie. Dodici oggi, dieci l’anno scorso.
La copertina è tutta per il doppio leggero femminile. Stefania Buttignon-SC Timavo e Silvia Crosio-Amici del Fiume piazzano l’attacco giusto nel momento giusto, passano la Gran Bretagna poco dopo metà percorso e poi gestiscono nel migliori dei modi il vantaggio. Complimenti a queste due ragazze per la maturità dimostrata in questo Mondiale, per aver gradualmente superato ogni tappa senza esaltarsi e per aver tirato fuori il meglio proprio in finale. Grandissime. Inizia tardi il tentativo di rimonta del doppio leggero maschile (Alfonso Scalzone-RYCC Savoia, Gabriel Soares-Marina Militare) ai danni della sorprendente Spagna. Gli azzurri sono protagonisti di un effervescente serrate: prima scavalcano la Germania e poi mettono pressione agli iberici rosicchiando loro quasi due secondi. Per 37 centesimi l’Italia non si riconferma campione del mondo in questa specialità. Bene anche il 4 di coppia (Riccardo Jansen-RCC Tevere Remo, Luca Chiumento-SC Padova, Gergo Cziraki-SC Ravenna, Ivan Capuano-Marina Militare). La Gran Bretagna è più forte ma i nostri Under 23 mantengono, per tutta la gara, il secondo posto, senza mai lasciarsi insidiare dalla quotata Germania. Dopo il bronzo dell’anno scorso, l’Italia sale un altro scalino verso la cima mondiale del 4 di coppia.
Capitolo doppi Senior. Festeggiano le donne (Valentina Iseppi-CC Aniene, Alessandra Montesano-SC Eridanea), quarte a metà gara ma poi capaci di sfilare la Grecia e conquistare un meritatissimo bronzo, degno coronamento di un Mondiale affrontato con coraggio e determinazione. Delude invece la barca maschile (Emanuele Fiume-Fiamme Gialle/Pro Monopoli, Andrea Cattaneo-SC Bissolati), incapace di esprimere una palata economica e redditizia. Leader a metà gara, prima dell’harakiri che rende felici Grecia, Olanda e Polonia.
Epica Clara Guerra nel singolo Pesi Leggeri. Sesta ai 500, quinta ai 1000, quarta ai 1500 e bronzo… al traguardo con addirittura tre secondi e sei decimi recuperate al’australiana Russell! Una lunga attesa, poi il verdetto della giuria, dopo aver consultato il fotofinish, la riconferma sul podio per il secondo anno consecutivo dopo l’argento del 2017.
Chiude sesto il 4 senza (Matteo Della Valle-SC Moltrasio, Giorgio Casaccia Gibelli-Rowing Club Genovese, Salvatore Monfrecola-CN Posillipo, Edoardo Lanzavecchia-SC Armida), oggi mai in gara e a secco di energie dopo averle spese quasi tutte ieri per la qualificazione alla finale.