Dolori nelle barche lunghe, gioia 2 senza Under 23. Domani prime 7 finali

Per il 4- femminile (foto Perna) il Mondiale Under 23 non è mai iniziato

Più dolori che gioie in questa terza giornata con un mix di recuperi, quarti di finale e semifinali ai Mondiali Under 23 di Poznan. In Polonia, l’Italia  perde per strada i primi tre equipaggi: a sorpresa, esce di scena il 2 senza (Giorgia Pelacchi-SC Lario, Aisha Rocek-Carabinieri/SC Lario), soltanto quarto in semifinale, e l’Odissea della punta Senior femminile è completata dalla pessima prestazione del 4 senza (Alessia Ruggiu-CC Saturnia, Caterina Di Fonzo-SC Lario, Beatrice Millo-CC Saturnia, Sarah Caverni-SC Arno), addirittura ultimo nel proprio recupero a 17 secondi dalla Nuova Zelanda, seconda e qualificata per la finale. Un’eternità.

Non è all’altezza della situazione  pure l’otto (Nicholas Kohl-SC Gavirate, Andrea Barelli-SC Moltrasio, Alessio Vagnelli-RYCC Savoia, Jacopo Bertone-SC Gavirate, Miles Agyemang Heard-SC Armida, Emanuele Gaetani Liseo, Mirko Cardella-SC Telimar, Antonio Schettino-CC Aniene, Edoardo Pagano-timoniere-SC Armida), nel proprio recupero da subito staccato dalla coppia di testa Gran Bretagna-Canada e all’arrivo lontano oltre 9 secondi dalla qualificazione. Davvero troppi.

Nel complesso, tre prestazioni molto deludenti. Dall’altra parte della bilancia, invece, c’è da registrare il bel successo del doppio leggero (Alfonzo Scalzone-RYCC Savoia, Gabriel Soares-Marina Militare), capace di guadagnarsi autorevolmente il pass per la semifinale dove accedono tre singolisti: Emanuele Giarri-SC Arno, il leggero Dimitri Morselli-SC Tritium ed Elisa Mondelli-SC Moltrasio. E’ in finale, in virtù di una prova di grande concretezza, il 2 senza (Andrea Maestrale, Raffaele Giulivo-Marina Militare). Questa, senz’altro, è una nota molto positiva.

Tante, tantissime sono le “carte” a disposizione dei responsabili tecnici Barbo e Vitale con 17 barche ancora in corsa in questo Mondiale. Domani aprono i 4 singolisti (compresa la leggera Clara Guerra), tutti in semifinale dove, in corsie centrali in virtù dell’ottima batteria, abbiamo anche doppio maschile e doppio femminile (leggero e Senior), 4 di coppia maschile. Cercano la finale anche il 4 senza maschile e il doppio leggero maschile.

Nel pomeriggio, le prime sette chance di podio per l’Italia. Sei nelle specialità non olimpiche con, nell’ordine, quattro con femminile e maschile, 2 senza leggero femminile e maschile, 4 di coppia leggero femminile e maschile. Una (il 2 senza) nelle  tre finali nelle specialità olimpiche.

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