Da Poznan 2008 a Linz 2018. Il 4 di coppia azzurro torna a ruggire

Da dieci anni esatti esatti. Dalla prova di Coppa del Mondo precedente di circa 2 mesi l’Olimpiade quando l’allora responsabile della vogata di coppia azzurra Cattaneo, assieme all’allora DT Coppola, trovò la quadra. Poco prima di Poznan, spostò gli emergenti Venier e Agamennoni dal doppio al 4 di coppia e qui, insieme a Galtarossa e Raineri, fecero solo grandi cose. L’oro in Coppa del Mondo a Poznan, l’argento ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. 

Domenica 22 giugno 2008, il 4 di coppia azzurro  vinse una gara tiratissima davanti alla Francia e, soprattutto, alla Polonia, 3 volte campione del mondo. I polacchi si ripresero in tempo e 50 giorni dopo, allo Shunyi Park di Pechino, precedettero gli azzurri al traguardo per 2 secondi e decimi. Terza la Francia.

Da dieci anni esatti esatti mancava il successo del 4 di coppia dell’Italia, marchio di fabbrica di eccellenza nostrana (oro Seoul 1988, bronzo a Barcellona 1992, quarto ad Atlanta 1996, oro a Sidney 2004 e appunto argento a Pechino 2008). Un 4 di coppia che l’Italia non è riuscito a qualificare alle Olimpiadi di Rio, 4 anni dopo un deludente dodicesimo posto a Londra.

Domenica 24 giugno 2018 il 4 di coppia dell’Italia torna a ruggire e a sbranare tutti gli avversari. 88 anni in 4, età media bassissima ma di fronte alla possibilità di metter le ali in Coppa del Mondo,  contro avversari di maggior esperienza, non spaventa Luca Rambaldi, Filippo Mondelli, Andrea Panizza e Giacomo Gentili.

Non è possibile, per ovvie ragioni, metter in relazione i 2 risultati a 10 anni di distanza. Momenti troppo diversi perché non si può paragonare un’Olimpiade alle porte con l’avvio della seconda stagione di un quadriennio. E’ bello, però, evidenziare la rottura di un (piccolo) tabù. Non carichiamo troppe  responsabilità su questi 4 ragazzi. Giovani, per non dire giovanissimi, ma le vittorie, come sottolineerebbero anche Rossano, i due Simone e Aga, aiutano a lavorare meglio, ad affrontare le future e sempre più difficili sfide con grande ottimismo. Complimenti e in bocca al lupo al giovane 4 di coppia azzurro e naturalmente anche al trio Cattaneo-Coppola-Romagnoli per il prezioso lavoro svolto in sede di preparazione per affrontare i pericoli della “giungla” mondiale .

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