Hamish Bond e la voglia di emergere anche nel Ciclismo dopo due ori olimpici nel Canottaggio. E del più anziano partner dell’imbattuto, con una striscia di 8 anni di successi consecutivi (da Poznan 2009 a Rio de Janeiro 2016), 2 senza della Nuova Zelanda si hanno notizie? Si, ecco Eric Murray impegnato in una partita di Golf. Ha nostalgia del Canottaggio, ha voglia di rientrare nel circuito remiero internazionale? “Mi sento in una posizione privilegiata per aver vinto tantissimo in questo ultimo decennio e per aver avuto molteplici opportunità per emergere”. Ma? Ma la voglia di metter a disposizione il proprio talento per nobili cause sta crescendo. Indipendentemente dalla passione golfista che Eric Murray continuerà ad alimentare. A novembre sposerà un importante progetto di charity e scenderà nuovamente in barca, “ma prima dovrò sentire il mio coach Noel Donaldson per verificare di esser in buona condizione” scherza, per sostenere la Waterboy Foundation, un ente di beneficenza che opera in funzione dell’abbattimento di tutte le barriere per i bambini sulla strada.
Appuntamento a novembre, con una speciale sfida neozelandese a bordo delle Ammiraglie. 500 metri, formula sprint. Non mancheranno i Campioni ma Murray ammette che sarà un evento molto divertente e imprevedibile, perché ogni barca includerà almeno sei persone che devono ancora imparare a remare…
Ma c’è un aspetto importante che desideriamo sottolineare e ben si sposa con la Reggia Challenge Cup promossa e organizzata nello scorso week end da Davide Tizzano. Ecco il pensiero di Murray.
“Molte Federazioni hanno puntato su una versione competitiva più breve della propria disciplina per esser più attrattivi, televisivi e commerciali. Penso che il Canottaggio debba necessariamente seguire lo stesso percorso”.