Marco Di Costanzo e il valore della promozione del Canottaggio. Da testimonial Kinder +Sport, il ventiseienne campione delle Fiamme Oro è il volto pulito che racconta, spesso e volentieri in modo giocoso, i fondamentali della nostra disciplina a centinaia di giovani. Alla vigilia della Reggia Challenge Cup, riflettiamo insieme al vogatore partenopeo, tra i più medagliati dell’ultimo triennio in quanto campione mondiale (2015) e argento (2017) nel 4 senza e bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 nel 2 senza, sulla visibilità di questa disciplina. Per l’evento promosso e organizzato dal bicampione olimpico Davide Tizzano , Marco ricopre il prezioso ruolo di ambassador.
Reggia di Caserta e Canottaggio. “Conosco bene la Reggia di Caserta, fa parte del patrimonio dell’Unesco. L’ho visitata due volte e consiglio a tutti almeno di leggerne l’affascinante storia. L’idea di portare il Canottaggio in un posto così è pazzesca. Spero che questa manifestazione possa assumere un valore sempre più grande”.
Ambassador. “Ringrazio Davide per avermi scelto come ambassador, non potrò esser presente a Caserta a causa di impegni di Nazionale ma con il cuore sarò li. Mi complimento con lui per quest’idea avuta un anno fa. Oxford e Cambridge daranno spettacolo, sono certo che la risposta del pubblico sarà molto significativa in considerazione del prestigio del marchio delle 2 Università”.
Canottaggio sprint. “Duemila metri non sono spettacolari, o comunque sicuramente una gara così lunga non può far breccia in relazione a un pubblico che non conosce la nostra disciplina. Proporre, come a Caserta, i 350 metri vuol dire fotografare il Canottaggio come i 100 metri dell’Atletica. Poter vedere, dal vivo, una gara nella sua interezza ne incrementa la spettacolarità e il coinvolgimento del pubblico”.
Circuito. “Si potrebbe pensare di creare un circuito di gare sprint, i canottieri sarebbero senz’altro più a contatto con la gente, soprattutto se i luoghi scelti sono città d’arte o comunque luoghi di interesse. Quando l’atleta o l’equipaggio esercitano il massimo sforzo sulla breve distanza sicuramente ne guadagna ancor più la competizione e l’occhio dello spettatore è maggiormente attratto”.
Marco e il futuro. “Siamo in piena preparazione per il Mondiale, ci arriveremo attraverso alcune regate internazionali preparatorie. Io desidero sempre migliorarmi per ottenere il massimo risultato. Sono circondato da atleti favolosi, questo mi aiuta. L’obiettivo è spingere al massimo il nostro 4 senza, poi è chiaro che con la testa già sto pensando a Tokyo”.