“Domenica sul podio della gara del 4- Senior, atleti che ho avuto il privilegio e l’onore di allenare come Marco, Matteo, Giovanni, Domenico, Cesare, Davide, Bruno, e Mario sono stati umiliati pubblicamente con un cerimoniale ridicolo in cui si è finto che la Romania non ci fosse”. Così scrive Antonio Colamonici su CanottaggioMania e così, abbiamo approfondito direttamente la questione, è realmente accaduto.
Premiazione della (bellissima) gara del 4 senza. Prima la Romania, vincitrice ma riconosciuta solo come miglior equipaggio straniero e collocata alla destra del pubblico. Poi, nell’ordine, vengono premiati: l’equipaggio ottavo classificato, l’equipaggio terzo classificato e l’equipaggio secondo classificato. Agli ottavi il bronzo, ai terzi l’argento e ai secondi l’oro. Ecco il “cerimoniale” scelto dalla Federazione Italiana Canottaggio… Non ci sono parole, vero? E alcuni azzurri, gli va attribuito onore e merito per questo (ma non v’era dubbio alcuno), hanno nettamente manifestato la loro contrarietà a questa scelta.
Stride, ancor più, il fatto che sia soluzione adottata esclusivamente per il 4 senza perché nella finale del doppio Senior si consegnano le medaglie al primo arrivato al traguardo (oro per l’Italia di Rambaldi-Mondelli), al secondo arrivato (argento per la Romania di Prundeanu-Enache) e al terzo arrivato (bronzo per l’Italia di Gentili e Battisti). Nessuna medaglia, a livello Senior (saranno primi Under 23), va al collo di Fiume e Panizza.
Non aggiungiamo altro, a parte che si tratta di un triste episodio che certamente non fa onore a una Federazione che nel 2018 compie 130 anni. Dispiace ancor più che sia accaduto a Piediluco, sede del Centro Nazionale dedicato a un Presidente, Paolo d’Aloja, che ha scritto le pagine più belle, a livello soprattutto di valori, di questi primi 130 anni e che se fosse stato presente durante il Meeting avrebbe certamente impedito lo svolgimento di una scena così poco edificante.