“I criteri di scelta delle sedi di manifestazioni nazionali terranno in considerazione anche la disponibilità delle Società/COL richiedenti di farsi carico di parte dei costi normalmente a carico della Federazione quali: cronometristi, fotografo, speaker, ospitalità giudici arbitri”. E’ parte del contenuto dell’avviso 20.
A Roma, evidentemente, chi si occupa di questi aspetti non è preciso in quanto, in base al Contratto Evento tra FIC e Organizzatore, fotografo, speaker e vitto/alloggio dei Giudici Arbitri sono già a carico dell’Organizzatore. Detto questo, è bene ricordarsi sempre che per accaparrarsi certe manifestazioni, come gli Assoluti o il Festival dei Giovani, non c’è la fila alle porte di viale Tiziano.
Anziché incentivare nuovi potenziali Comitati Organizzatori Locali a ospitare appuntamenti di interesse nazionale, per il terzo anno consecutivo la FIC si muove in direzione opposta e prova a far passare la voglia ai “vecchi”. Anziché garantire un maggior sostegno rispetto al passato, va alla ricerca del “pollo”, colui che per un maggior punteggio è disponibile a caricarsi sulle spalle pure l’oneroso costo dei cronometristi della manifestazione. E se fosse un soggetto totalmente incapace a organizzare? Ben venga, direbbe qualcuno in viale Tiziano, l’importante è che paghi! La qualità, come sempre, è l’ultimo degli aspetti presi in considerazione.
Che dire… La Federazione che, a fronte di maggiori punteggi per l’assegnazione degli eventi , chiede ai COL o alle Società di assumersi costi che le spetterebbero per contratto mi ricorda lo sceriffo di Nottingham che bussava alle porte dei poveri per chiedere soldi allo scopo di arricchire il principe Giovanni. Triste, non trovate?
io direi vergognoso più che triste!