Il miracolo Sudafrica

Sono giornate abbastanza soporifere, gennaio certamente non è un mese di grandi sviluppi remieri. E’ però occasione di confronto e arricchimento, se dedichiamo parte del nostro tempo anche a scoprire esperienze di successo. Per esempio, cari atleti e allenatori, che ne dite di Roger Barrow?      In 48 slides, il racconto del suo percorso alla guida del Canottaggio sudafricano. Impressione lo stato di crescita di questa nazionale e per comprenderne il valore basta guardare le ultime Olimpiadi. Da Atene 2004 a Rio de Janeiro 2016: oro (Londra), argento (Rio) e bronzo (Atene). In Brasile cinque barche qualificate e tutte piazzate in finale, con l’exploit del 2 senza e i podi sfiorati da doppio leggero e 4 senza.

Allenamento di squadra, ambiente competitivo, monitoraggio costante. Sono i concetti chiave della filosofia di Barrow. “La gara importante si vince nei mesi precedenti la competizione” . Interessante notare come alla base degli allenamenti sudafricani ci sia anche una piccola componente di Yoga. Vi lascio, cari tecnici, scorrere, approfondire anzi vivisezionare tutte le tabelle. Il sistema Barrow poggia le fondamenta su una continua rivalità interna tra gli atleti. Non devon esser moltissimi, considerati i soli 4 campi di regata presenti in tutta la nazione, ma tra loro, per il posto in barca con la Nazionale, esiste un confronto continuo. “Nessuno può nascondersi, gli errori sono continuamente evidenziati per trarne beneficio”.

ll manager dell’high performance sudafricana distingue il lavoro da condurre alla base della motivazione dei vecchi e dei giovani atleti. Per i primi, pare esserci maggior flessibilità in considerazione della presenza di una famiglia in via di formazione, di problematiche economiche, di maggior possibilità di infortuni… Lo staff di supporto? Prezioso ma risicato, così come la rosa dei tecnici della Nazionale: due soli professionisti (tra loro Marco Galeone, alla guida del ParaRowing) e tutti gli altri volontari.

I budget per l’alto livello! L’equivalente di 375.000 euro all’anno dal Comitato Olimpico, l’equivalente di 123.000 euro dagli sponsor.  Barrow conclude la sua relazione con alcune indicazioni sulla strada da percorrere verso Tokyo 2020. I quarti posti da trasformare in podi e l’argento…

L’esperienza di Roger Barrow

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