“Grazie per avermi permesso di diventare ciò che sono oggi”. Più di tanti giri di parole, vale questo pensiero. Il giovane Pierre Houin ringrazia Jeremie Azou. Il campione di Avignone appende i remi al chiodo a soli 28 anni. “Grazie per quello che sei stato per me e per quello che sarai sempre”. Il messaggio di saluto di Houin è, a dir poco, struggente ma val la pena ripercorrere lo scorso quadriennio per capire l’eccezionale valore del più anziano compagno.
Jeremie mantiene saldamente la convinzione nella possibilità di vincere l’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel doppio Pesi Leggeri. Tutto questo, nonostante mille peripezie. Dopo i successi agli Europei e in Coppa del Mondo, nel 2013 l’allora partner Stany Delayre patisce un infortunio. Niente Mondiale per il doppio, Jeremie affronta la Corea in singolo e conquista l’argento. Il 2014 sarà l’anno buono? Riconferma agli Europei e ben due affermazioni in Coppa del Mondo. Ad Amsterdam sono i favoriti ma un campo di regata segnato dal vento li relega, per soli 9 centesimi, alle spalle dei sudafricani Thompson e Smith. Di qui in avanti, non perderà più una gara.
Quattro vittorie tra Mondiali, Europei e doppia tappa di Coppa del Mondo con Stany Delayre e poi la dorata cavalcata verso il Brasile con Pierre Houin, bravo a vincere la selezione nella primavera del 2016. Che freddezza, in finale, nel tenere a bada Irlanda e Norvegia! Replay nel 2017, per una nuova stagione di soli successi.
Tutto sommato, in considerazione dell’ascesa dei vicecampioni iridati Ruta-Oppo, da tifosi azzurri la notizia del ritiro dell’immenso Azou non ci spinge a tirar fuori il Cleenex dalla tasca. Da amanti del Canottaggio, invece, applaudiamo una carriera fantastica e uno stimolante esempio per molti giovani. Forse, presto, i Pesi Leggeri spariranno dal programma olimpico ma emozioni come quelle regalate dal campione francese non verranno dimenticate tanto in fretta.